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Totti promuove Luis Enrique

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dall'inviatoa RISCONE Il capo-cantiere ha dato il via ai lavori. La giornata inizia tardi ma è lunga: c'è da rifare tutto, una ristrutturazione non basterebbe. Luis Enrique è partito dalle fondamenta: l'unica novità sostanziale dei primi giorni del ritiro romanista è proprio l'allenatore, con i suoi metodi innovativi trasportati dal magico mondo del Barcellona. E l'«operaio» Totti lo promuove subito: «Il sistema e i metodi proposti dal mister sono nuovi, interessanti e soprattutto molto stimolanti. Ora tutto dipenderà da noi, dobbiamo impegnarci al massimo». Cinque tecnici spagnoli - compreso il preparatore atletico Cabanellas di appena 24 anni - e quattro «rinforzi» italiani stanno guidando un gruppo senza volti nuovi, se non quelli di sei ragazzini. Prima seduta alle 10.30 lunga più di due ore, il pallone compare quasi subito, il lavoro atletico non è asfissiante ma la fatica è tanta. Alcuni esercizi sono inediti: si comincia con una specie di «acchiapparella», i giocatori si danno la mano e cercano di bloccare la fuga di un «avversario». A Luis Enrique interessa soprattutto la cura maniacale del possesso palla per far funzionare il 4-3-3 che ha in mente. Gioco rasoterra, pressing, più piedi buoni che corridori: la sua Roma la immagina così. La tattica è predominante, il tecnico corre da una parte all'altra per spiegare i movimenti e creare subito il feeling con la squadra: parla in spagnolo ma si fa capire, chiama sempre i giocatori per nome, dialoga a lungo con De Rossi mentre De La Pena si dedica a Pizarro, incita i più giovani e non si trattiene quando Totti fa un passaggio dei suoi al Peq: «Questo è una meraviglia!». Succede nell'ora di lavoro pomeridiano, dopo che il mental coach LLorente ha guidato la squadra in un altro curioso esperimento: giocatori schierati uno a fianco all'altro per formare un quadrato e poi parte il «girotondo». Il lavoro del mattino viene ripreso da una telecamera piazzata nella tribunetta e la seduta del pomeriggio viene anticipata proprio da una lezione al video di Luis Enrique che mostra alla squadra cosa ha funzionato e cosa no. Si lavora tanto, emblematica la battuta di Totti a un tifoso che gli chiede un autografo: «Non ce la faccio, me fa' male tutto, anche il braccio!». Totti è comunque tra i più tirati insieme ai «soliti» Borriello, Taddei e Perrotta, più indietro De Rossi, già acciaccati Julio Sergio (oggi si aggiunge il giovane portiere Pigliacelli), Juan e Brighi che salteranno la prima amichevole di oggi contro la rappresentativa locale di Riscone: appuntamento alle 17. Ale. Aus.

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