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Delirio Cissè

Cissè

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Emozioni, brividi, sogni. Tutti concentrati in una mattinata di mezz'estate. La Roma biancoceleste si risveglia ad occhi aperti e scopre che è tutto vero. Djibril Cissè sbarca a Fiumicino, ad attenderlo una marea umana pronta ad avvolgerlo con un abbraccio soffocante, almeno quanto l'aria che si respira. Il termometro segna 38 gradi, viaggiatori che vanno e che vengono si interrogano dell'inusuale calca a ridosso degli arrivi internazionali. Il terminal ha i colori del cielo, magliette e bandiere spuntano a poco a poco. Il volo A3 650 proveniente da Atene - via Rodi - atterra alle 9.31, con largo anticipo sulla tabella di marcia. Sopra c'è lui, Djibril Cissè, l'ultimo acquisto di Claudio Lotito, un presidente che sta portando i sostenitori della Lazio dalla sua parte, con i fatti. Irriducibili esclusi. Giacca scura, bermuda grigio, mocassino zebrato: il campione francese inforca un paio di occhiali da sole, al dito un anello di brillanti che farebbe passare notti insonni anche ad Arsenio Lupin. Il calciatore sorride: tanta era la voglia di respirare a pieni polmoni la sua nuova avventura: per questo, aveva deciso di arrivare a Roma nel più breve tempo possibile, ma sull'aereo in arrivo alle 8.05 nella capitale, non aveva trovato posto pur essendo in lista d'attesa. Il popolo laziale torna a sognare dopo un lustro passato in apnea, con due vittorie importanti, inaspettate, quasi casuali come il trionfo di Pechino targato Ballardini. Qui non ci sono coppe da alzare al cielo, ma si intravede un disegno preciso, concreto, ambizioso. Zarate permettendo. Ma per un giorno anche l'argentino può restare a sbuffare tra le montagne del Cadore: i cori, gli sguardi, gli abbracci sono tutti per il francese che atterra dalla Patria delle Olimpiadi, dalla civiltà che ha dato i colori alla bandiera della Lazio. Dall'uscita del terminal alla macchina succede l'apoteosi, poi i poliziotti riescono a far strada al bomber che sale su una Mercedes nera che parte all'istante. Obiettivo Paideia, la clinica dei Parioli dove verranno effettuate le visite mediche per l'idoneità sportiva. Anche qui tanti tifosi ad attenderlo, rispettosi del luogo che ospita anche persone degenti. Nel contempo atterra da Marsiglia anche Philippe Piola, procuratore del giocatore, e Marko Neletelic, l'agente che ha portato avanti la trattativa tra Lazio e Panathinaikos. E' stato uno degli uomini decisivi, insieme al procuratore Vincenzo Morabito, determinante nell'indirizzare il giocatore verso la Capitale. L'arrivo di Cissè era stato deciso soltanto nel cuore della notte quando, una mail del presidente greco Dimitris Gontikas, aveva sbloccato la situazione. Mentre Cissè conclude le visite mediche, Piola e Naletelic sono già al lavoro a Villa San Sebastiano insieme al presidente Lotito, il diesse Igli Tare e al segretario Calveri. Si limano gli ultimi dettagli dell'accordo, si stabiliscono i particolari del legame che unirà l'attaccante alla Lazio per le prossime quattro stagioni. Il bomber franco-ivoriano termina le visite: un veloce saluto ai tifosi, poi di corsa in albergo per fare la doccia prima del pranzo. Successivamente un pomeriggio di tutto relax, trascorso in attesa della fumata bianca che arriva in tarda serata. Questa mattina alle 10 Cissè si imbarcherà per Venezia e si sposterà ad Auronzo per abbracciare i nuovi compagni. Nel pomerigggio il suo primo allenamento da giocatore della Lazio. Il sogno è già iniziato, l'aquila è tornata a spiegare le ali.

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