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Sprint Cavendish prima dei Pirenei

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Dopo11 giorni di tappe mosse, di volate, di strappetti, di cadute, di ventagli, e fondamentalmente di attesa, si arriva là dove tutti non vedevamo l'ora di arrivare: alle montagne. I Pirenei accolgono la Grande Boucle nel giorno della festa nazionale francese (anniversario della Presa della Bastiglia), per una tappa - la prima di tre sulla catena montuosa al confine con la Spagna - che forse è la più bella del Tour. Di sicuro quella meglio disegnata: 211 km totali, i primi 120 bene o male pianeggianti, gli ultimi 90 senza respiro. Dopo lo sprint intermedio di Sarrancolin (km 119) un breve falsopiano all'insù porterà il gruppo ai piedi del primo colle di giornata, La Hourquette d'Ancizan, 10 km giusto per scaldare i motori. La seconda scalata sarà quella al Tourmalet, un nome una garanzia: 17 km di ascesa, traguardo Gpm a 36 km dall'arrivo, e successiva discesa di 20 km prima della salita finale, quella che va al traguardo di Luz-Ardiden (altri 14 km di scalata). Come sta Contador? Questa è la domanda più gettonata, certo Alberto deve attaccare se vuole avvicinare in classifica i vari Schleck ed Evans. Ne vedremo delle belle. Ieri intanto a Lavaur, al termine di una classica tappa di pianura, Cavendish in volata si è preso la rivincita su Greipel che l'aveva battuto martedì. Terzo Farrar, Petacchi ancora non pervenuto. Thomas Voeckler ha sempre la maglia gialla; ma sa da sé che oggi probabilmente la perderà.

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