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Marco Grassi Edvald Boasson Hagen un paio d'anni fa lo consideravamo tutti uno dei nuovi crack del ciclismo, poi una serie interminabile di problemi fisici ne hanno minato non poco il rendimento; ma una vittoria al Tour de France cancella t

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Icinque hanno guadagnato fino a 11'45", ma quando alla Garmin di Hushovd e Farrar si è affiancata, nell'inseguimento, la HTC di Cavendish e Goss, il cielo sui fuggitivi si è fatto ancor più plumbeo di come effettivamente era (pioggia per tutto il giorno sulla corsa). Quando il vantaggio dei battistrada, a 60 km dal traguardo, è sceso a meno di 2', in contropiede sono partiti Westra e proprio Malori: per un po' la coppia ha ripreso margine sul plotone, ma quando il gruppo ha ricominciato a far sul serio, il gap è crollato a 25". A quel punto mancavano 19 km alla fine, e allora Malori, preso il coraggio a piene mani, è scattato tutto solo. Il 23enne di Parma ha tenuto in maniera splendida, addirittura incrementando per qualche chilometro il vantaggio, e poi ha difeso coi denti quel margine fino ai 3 km finali. Per i miracoli però il giovane Malori non è evidentemente ancora attrezzato, per cui ha dovuto arrendersi al ritorno del gruppo, ma gli resta quantomeno il titolo di più combattivo di giornata. Il vincitore invece è Boasson Hagen, come abbiamo detto: dopo un tentativo di Vanendert e Voeckler ai 2 km, è stato Geraint Thomas (maglia bianca di miglior giovane della classifica) a pilotare benissimo il suo compagno Boasson; quest'ultimo, preso atto che molti velocisti (tra cui Cavendish, Petacchi e Greipel) si erano staccati, ha deciso di provare le sue carte con una convinzione che fin qui non gli avevamo visto. E bene ha fatto, visto che, malgrado avesse Hushovd a ruota, e malgrado dall'altro lato della strada emergesse fortissimo Goss, è riuscito a tenersi tutti dietro. Hushovd conserva la maglia gialla conquistata nella prima tappa, ma un movimento in classifica c'è stato e ha riguardato l'americano Leipheimer, che ha perso 1'05" a causa di una caduta. Oggi ancora volate e velocisti: il traguardo di Châteauroux sarà decisamente più facile di quelli dei giorni scorsi, e vedremo certamente all'opera tutti i protagonisti dello sprint.

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