Silverstone spartiacque mondiale
ChrisHorner, giovane e preparato capo del team di Milton Keynes, ha gridato ai quattro venti che la RB7 non soffrirà le modifiche al regolamento imposte dalla Fia, alla disperata ricerca di un modo per non perdere audience e soldi di qui all'ultimo gran premio. Più cauto il progettista e inventore degli «scarichi bollenti» Adrian Newey (corteggiato dalla Ferrari insieme a un altro manipolo di tecnici blu): «Saremo colpiti pesantemente perché la vettura è ideata intorno a questo principio, è difficile prevedere cosa accadrà, ma la Ferrari, su cui i gas di scarico non hanno lavorato bene, sarà molto felice di vedere che si torna indietro». E si aprono anche le prime crepe nella sicurezza di Vettel, il dominatore che stramerita di bissare l'alloro: «Vivo alla giornata, prima il venerdì, poi la pole e domenica vedremo. Ancora non penso al titolo». Bava alla bocca, le inseguitrici sentono odore di preda e si attrezzano. Su una pista dove la padrona è l'aerodinamica pura, Hamilton e Button nella gara di casa vogliono il riscatto dopo i risultati negativi, mentre il Cavallino sfoggia un imponente pacchetto di novità: nuovi fondo, impianto di scarico, alettone posteriore e spruzzata di aggiornamenti per aver maggiore aderenza. «In Gran Bretagna sapremo la verità, capiremo dove siamo in termini di competitività anche su piste sulla carta sfavorevoli a noi. Le modifiche dovrebbero darci qualcosa in più». Sulla stessa lunghezza d'onda Massa che non sembra neppure tanto preoccupato dall'utilizzo delle gomme dure da inizio anno incubo della Rossa. Oggi la doppia sessione di prove libere, sabato le qualifiche (ore 14 su Rai2) e domenica la gara (ore 14 Rai1). Per capire se le novità che funzionano sono quelle uscite dalle meningi degli uomini di Maranello o dalla «croce rossa» Fia. La nona tappa del circus si preannuncia velenosa.