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Marco Grassi Le cose si mettono un po' malamente, caro Alberto Contador.

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Ovverodi un team che si è comportato solo discretamente nella prova contro il tempo, che ha chiuso la tappa all'ottavo posto, e che ha lasciato in eredità al madrileno altri secondi di ritardo dai rivali che rispondono ai nomi noti di Andy Schleck e Cadel Evans. Il lussemburghese, confidando nell'aiuto del solito mostruoso Cancellara (che si è preso in carico gran parte del lavoro della Leopard), si è piazzato al quarto posto di giornata, con 24" sulla Saxo di Contador. In totale, Andy ha su Alberto ben 1'38" di vantaggio dopodue tappe. Ancor più di Schleck, festeggia Cadel Evans: secondo di tappa con la BMC, l'australiano è terzo in classifica a 1" soltanto dalla maglia gialla, e ha 1'41" su Contador. Anche lui avrebbe messo 250 firme per una situazione del genere dopo due giorni di gara. Se la lotta per la generale ha detto ciò, quella per la vittoria parziale ha visto una contesa accesissima tra 5 squadre che hanno chiuso nello spazio di 5". La più forte è stata la Garmin, volata sui 23 km della crono alla media di 55.6 km/h, con 4" sulle citate BMC e Leopard (seconda e quarta) e sulla Sky di Bradley Wiggins (terza al traguardo). La maglia gialla passa sulle possenti spalle di Hushovd, che avevamo visto nella presentazione delle squadre con tanto di parrucca e martello di Thor. Il norvegese in classifica ha lo stesso tempo del compagno Millar e, come detto, 1" su Evans. Deludenti le italiane: la Liquigas di Basso è 15esima a 57" dalla Garmin (stesso ritardo di Ivan da Thor in classifica), la Lampre di Cunego 17esima a 1'04". Oggi giorno di velocisti, da Olonne-sur-Mer a Redon (198 km): spazio a Cavendish e Petacchi.

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