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Il Tour de France inizia col botto

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Nontanto per la pur scenografica partenza dal Passage du Gois, in Vandea, tantomento per la fuga a tre (Quemeneur, Roy e Westra) che, secondo tradizione, ha animato le fasi iniziali e centrali della corsa. Ricorderemo di più questa tappa per una spettatrice che, a bordo strada a 9 km dal traguardo, si è vista arrivare addosso un corridore dell'Astana; il quale nell'impatto non solo è caduto, ma ha fatto proprio strike: giù a decine, gruppo spezzato in due e appena una quarantina di uomini rimasti davanti. Piccolo particolare: nella seconda parte del plotone, in ritardo, Alberto Contador, favorito numero uno del Tour. Appena davanti hanno visto che il pesce preso nella rete era così grosso, squadre come RadioShack e BMC hanno tirato a fondo, portando il margine a quasi 1'30" e rendendo le cose davvero complicate per il vincitore dell'ultimo Giro. Ma nel frattempo c'era anche una tappa che andava verso la conclusione, con tutti i finisseur pronti a battagliare sulla rampetta del traguardo di Mont des Alouettes. A 2 km dalla fine, un'altra caduta ha spezzato ulteriormente il gruppetto di testa (ma i distacchi, essendo nei 3 km finali, sono stati neutralizzati), quindi ai 500 metri Fabian Cancellara ha provato uno dei suoi assoli. Ma subito lo scatenato Philippe Gilbert ha preso la ruota dello svizzero, e l'ha passato in tromba, andando a vincere da solo e conquistando pure la maglia gialla, con 3" su un Evans ottimo e 6" su un gruppetto regolato da Hushovd. Cunego era lì, ma è appassito nel finale, chiudendo solo 15esimo. Oggi cronosquadre a Les Essarts (23 km), Contador correrà ancora in difesa. Favorite la HTC e la Garmin.

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