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Messi sfida Brasile e Uruguay

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Lacompetizione prenderà il via nel pomeriggio di oggi, le due di notte del sabato in Italia, con gli albicelestes padroni di casa opposti alla Bolivia, La Plata il palcoscenico della partita inaugurale. Si gioca l'edizione numero 43 di questa Copa America che ha alle spalle quasi un secolo di storia, primo episodio nel 1916 con trionfo dell'Uruguay che avrebbe vinto anche un anno dopo. Va sottolineato che le scadenze, solitamente annuali o biennali, subirono qualche modifica dopo la creazione della Coppa del Mondo, nel 1930, con immancabile trionfo padroni di casa uruguagi. Ultimamente si era passati ai tre anni di intervallo, poi al quadriennio che rappresenta la regola fissa per le più grandi manifestazioni internazionali, non soltanto calcistiche. Significativo, nella lunga storia della Copa, il predominio platense, quattordici i titoli conquistati dall'Argentina, appena uno in meno per l'Uruguay, ma ci sono anche i due del Paraguay. Per altro il Brasile, che molto aveva stentato nelle prime fasi, come del resto gli era accaduto ai Mondiali, è diventato grande protagonista negli ultimi anni, sette le vittorie complessive, ma quattro nelle ultime cinque edizioni, unico appuntamento mancato quello del 2001 in Colombia, trofeo ai «cafeteros» padroni di casa. Dodici squadre in campo, tre gironi, appena quattro usciranno al primo turno, passeranno infatti ai quarti le prime due di ogni gruppo, più le due migliori tra le terze. Diciamo che le formazioni più indiziate per una rapida conclusione della loro avventura sembrano, nel gruppo di Argentina e Colombia, la Costa Rica, ma anche la Bolivia orfana della sua prediletta alta montagna. Brasile e Paraguay si dividono i favori del pronostico nel gruppo B, ma Ecuador, sia pure in declino, e Venezuela possono aspirare a proseguire la marcia. L'Uruguay, grande favorito del Gruppo C, dovrebbe passare il turno a braccetto con il Cile di Alexis Sanchez, reuccio del mercato, visto che il Perù da tempo produce risultati non esaltanti. Certo, ci sarebbe il Messico, che vanta precedenti importanti e disporrebbe, teoricamente, di elevato livello qualitativo. Purtroppo, oltre a dover affrontare questa Copa con una formazione molto ringiovanita, avendo disputato e vinto pochi giorni fa la Golden Cup della Concacaf, ha visto sei giocatori, tra i quali Dos Santos, sospesi per sei mesi dalla federazione. Non soltanto si erano portati in albergo a Quito alcune giovani di incerte virtù, ma si erano visti portar via soldi, carte di credito e cellulari. La squalifica colpisce più la dabbenaggine che la disinvoltura nei comportamenti. Nonostante sia il Brasile a difendere il titolo conquistato in Venezuela, il pronostico deve orientarsi verso l'Argentina, che gioca in casa e dispone di Lionel Messi, vale a dire il più forte giocatore del mondo, oltre a un organico di straordinario valore. Brasile e Uruguay, quest'ultimo con un attacco guidato da Cavani e Forlan, le rivali più accreditate, Colombia e Paraguay le possibili sorprese. Fino al 20 luglio, data della finale di Mendoza, ci sarà da divertirsi.

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