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Matteo De Santis C'è chi va al mare e chi, come Walter Sabatini, se ne deve stare a Trigoria.

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Almenoil ds ha trovato il tempo per intervenire a Teleradiostereo e dire un po' di cose interessanti. A cominciare da Lamela, comunque osservato ieri sera in tv. «Probabilmente non verrà - ha dichiarato (vero o falso?) Sabatini alla "Signora in Giallorosso" - è un ottimo giocatore, noi continuiamo a occuparcene anche se siamo un po' in disparte. Il mercato adesso è statico, ma nei prossimi si sbloccherà a catena». Tutta la verità, soltanto la verità (dichiarata) su Alvarez: «Con lui c'è un preaccordo, che poteva anche essere impugnato. I calciatori vanno acquistati al prezzo giusto e prenderlo a 15 milioni non mi sembra una prodezza. Poteva usare una clausola, ma i giocatori in Argentina non lo fanno mai». Metafore calcistiche con Rivera, calcistico-letterarie con Desmond Morris, una dose di bastone e una di carota per Vucinic: «Mirko è un giocatore sovrannaturale. È molto amareggiato, ma anche lui deve mettere qualcosa per recuperare il rapporto con i tifosi. Qualche sua reazione non è piaciuta, ma i campioni devono assecondare l'umore della gente. Se ritroverà la serenità necessaria resterà, altrimenti verrà messo sul mercato». Chiusura con un «dico e non dico» d'antologia: «Ci attribuiscono Viviano perché ci serve un portiere. Stekelenburg, invece, piace a tutti». Parole e pensieri, in una domenica d'estate, di Walter Sabatini.

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