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Arnaldo Baroni Ben Spies vince la prima gara in MotoGP sul circuito di Assen, davanti a Stoner e Dovizioso.

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Deveessere stata una grande soddisfazione per la Yamaha, vedere che il proprio pupillo Ben Spies teneva testa a Stoner e soci nei 26 giri del gran premio d'Olanda, certo tutto è iniziato con la caduta di Simoncelli al primo giro che ha spezzato il gruppo consentendo a Spies la fuga. Texas Terror però ha macinato giri veloci nelle prime tornate costruendo così il divario da Stoner che è stato la base del suo successo. «Oggi abbiamo corso con i colori storici della Yamaha – commenta Spies – e sono contentissimo di aver conquistato la prima vittoria proprio con questa livrea tanto cara a Yamaha». Con Spies distante Stoner non ha potuto far altro che abbassare la testa e spingere il più forte possibile per cercare di ricucire lo strappo, ma tutti gli sforzi del canguro sono stati inutili: ad ogni passo in avanti di Stoner, Spies rispondeva mantenendo le distanze. Stoner però, complice i guai di Lorenzo, conquista la testa del campionato sorpassando proprio il rivale della Yamaha. Sul podio anche Dovizioso, sempre più vicino ai primi: Dovizioso ha tutto il materiale per puntare in alto ma, se la vittoria non dovesse arrivare al più presto, la sua stagione potrebbe essere bollata come fallimentare. Veniamo ora al quarto posto di Valentino Rossi, arrivato dopo una gara onesta nella quale è partito fortissimo, ha duellato con Crutchlow ed ha tentato di rimanere in scia al duo della Honda chiudendo a 3 secondi da Dovizioso. Chiaramente uno che si chiama Rossi ed è 9 volte campione del mondo non può accontentarsi per così poco, ma i progressi della Ducati su pista asciutta fanno ben sperare per la prossima gara del Mugello dove la GP11.1 è nata ed è stata sviluppata. Dietro Valentino il compagno di squadra Hayden e poi Lorenzo autore di una rimonta furibonda. Lo spagnolo ha visto la caduta di Simoncelli ed è scivolato a sua volta non potendo evitare la Honda del pilota italiano. Una volta tornato in sella Lorenzo ha macinato giri veloci giungendo quinto, la moto un po' ammaccata ha permesso a Marco di risalire fino alla nona posizione. Simoncelli che prova a scusarsi: «In questa gara non si può parlare di sfortuna, sono stato un ingenuo, mi dispiace di aver coinvolto nella caduta anche Lorenzo e non posso far altro che chiedergli scusa». Ma lo spagnolo è infuriato. «Dovrebbero ritargli la licenza». Prossimo appuntamento tra una settimana al Mugello.

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