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Serena torna alla vita

La tennista americana Serena Williams a Wimbledon

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Piange, Serena. Come undici anni fa, quando era soltanto una bambina arrabbiata con la sorella maggiore Venus per un sogno svanito in semifinale. Stavolta, però, quelle versate dalla Williams sul Centre Court di Wimbledon sono lacrime di gioia per un esordio vincente forse atteso, ma tanto speciale, dopo dodici mesi di assenza forzata dai campi tra assurdi infortuni al piede e una tremenda embolia polmonare. «Non mi aspettavo una reazione così emotiva – ha spiegato Serena dopo il 6-3 3-6 6-1 rifilato alla francese Rezai – ma è stato un anno disastroso. La strada del recupero è stata dura, ho imparato a non dar nulla per scontato, ho pregato tanto e per fortuna ho avuto il conforto della mia famiglia. Amo la competizione e adoro Wimbledon: pensavo di non riuscire a recuperare, e invece ce l'ho fatta». Vincere il torneo non sarà impresa semplice, le migliori (esclusa la Stosur, mai a suo agio sull'erba e sorpresa 6-3 6-4 dalla Czink) avanzano senza problemi. Serena, però, è felice perché contro la Rezai, precipitata dal numero 19 al 61 ma capace di spaventarla lo scorso anno a Sidney, ha ritrovato il servizio (13 ace) e centrato la 200esima vittoria nei tornei dello Slam, come solo Navratilova, Evert, Graf, Sanchez-Vicario e la sorella Venus. «Speravo di vincere almeno una partita – ha confessato la Williams – ma la cosa più importante è stare bene fisicamente. Per mesi mi sono detta: non mollare, ce la puoi fare, puoi ancora avere una straordinaria carriera. Ora sono qui ed è meraviglioso: non ho mai pianto per la gioia come stavolta». La stessa gioia provata da Roberta Vinci e Andreas Seppi, reduci dagli storici trionfi di ‘s-Hertogenbosch e Eastbourne ma già protagonisti all'All England Club. Dove la superficie è meno veloce e i rimbalzi migliori, quasi non si giocasse sull'erba, ma il risultato è lo stesso: due vittorie convincenti contro avversari scomodi come Dushevina (7-5 6-2) e Montanes (6-4 6-4 7-5), ancora sotto shock per la sconfitta subita da Fognini a Parigi. Nulla da fare, invece, per Cipolla (6-1 6-4 6-3 da Del Potro), la Brianti (6-2 6-1 dalla Kirilenko) e la giovane Camila Giorgi (6-2 6-1 dalla Pironkova), comunque brava a vincere le qualificazioni e affacciarsi per la prima volta sui prati di Londra. L'Italia l'aspetta, ma oggi tifa per Bolelli (contro Wawrinka) e Francesca Schiavone, opposta alla ceca Zahlavova Strycova.

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