Rinascita azzurra
L'erba di Wimbledon si colora d'azzurro. Sotto la consueta pioggia londinese, che ritarda di oltre tre ore l'inizio del programma, l'Italia chiude la terza giornata dei Championships con un'inconsueta tripletta. Merito dell'erbivora Roberta Vinci, ma soprattutto della doppia piacevole risurrezione targata Flavia Pennetta e Simone Bolelli, autore di una splendida impresa contro il numero 14 Wawrinka. Splendida ma non del tutto inattesa, perché dopo due anni di crisi Bolelli aveva dato segnali di risveglio già al Roland Garros impegnando Andy Murray. Certo il bolognese deve ringraziare la dea bendata per avergli consentito di partecipare a Wimbledon (come del resto già a Parigi) da lucky loser, sconfitto nel terzo turno di qualificazione. Il resto, però, è farina del sacco di Bolelli, che dopo essersi liberato facilmente del modesto Fischer aveva invocato l'aiuto del campo 18: quello, per capirsi, della mitica maratona 2010 tra Isner e Mahut, ma soprattutto lo stesso dove tre anni fa il bolognese sorprese «mano de pedra» Gonzalez con tre tie-break. Scaramanzia o meno, la richiesta di Bolelli è stata accolta e la magia si è ripetuta. Il bolognese ha disputato una partita perfetta: solido al servizio, devastante con il diritto, letale nei momenti decisivi. Incredibile la statistica delle palle break sfruttate: 4 su 8 Bolelli, 3 su 15 Wawrinka. E ancor più incredibile l'autorità con cui l'azzurro, sotto 4-5 nel terzo, ha annullato tre set point consecutivi prima di chiudere 7-6 6-3 7-6 con un passante e una splendida stop volley. Per rivedere Bolelli bisognerà aspettare domani, quando il bolognese cercherà di migliorare il terzo turno 2008 contro il francese Gasquet. Per rivedere la Pennetta, invece, non c'è bisogno di attendere. Dopo tre mesi difficili, gli scricchiolii della spalla e sei sconfitte nelle ultime sette partite, la brindisina ha ritrovato ottime sensazioni contro la 20enne Begu, rivelatasi in aprile a Marbella dove sorprese la Kuznetsova. Dimenticate le lacrime del Roland Garros, la Pennetta ha domato con pazienza la potenza della romena, annullando quattro set point in avvio per poi chiudere 7-6 4-6 6-2. Oggi la pugliese è attesa dalla numero 82 Rodina, in un secondo turno alla portata come quelli di Schiavone (Zahlavova Strycova) ed Errani (Kateryna Bondarenko), rinviati ieri causa pioggia, mentre Seppi sfiderà Baghdatis. L'erbivora Vinci, invece, è già al terzo turno grazie al 7-6 6-2 rifilato alla Marino. Segnali di grande Italia.