C'è solo Pizzetti

Nellasuggestiva cornice dello Stadio del Nuoto è andato in scena il giorno due del tradizionale Trofeo Sette Colli-Herbalife, che ha visto gli atleti dell'Italnuoto dominare letteralmente al debutto, anche al cospetto di nuotatori di livello internazionale. Il programma gare di ieri non vuole essere da meno e il poker d'assi calato dalla nostra nazionale annovera nomi altisonanti anche se non tutti impegnati nei rispettivi cavalli di battaglia. La divina Pellegrini si trova di fronte ai troppo veloci 100 sl, l'ex monarca Magnini a battagliare negli ostici 200 sl, l'enfant prodige Scozzoli sugli scomodi 50 rana e poi Pizzetti, l'unico dei magnifici quattro a gareggiare «in casa» sugli 800 sl che sono il suo marchio di fabbrica. Che non sia una giornata gloriosa, sempre tenendo in conto la relativa importanza dell'evento, lo si capisce subito perché dopo le prime cinque finali neanche un azzurro figura sul gradino più alto del podio. C'è da dire che nei 200 farfalla di apertura Riccobono e Albenzi finiscono dietro all'ungherese Jakabos mentre Stefania Pirozzi coglie un ottimo argento nei 400 misti terminando alle spalle della Coventry. Per il resto dominio straniero con particolare rilievo per lo spagnolo Aschwin Wildeboer che in 53"67 si aggiudica i 100 dorso con il record della manifestazione. La prima soddisfazione azzurra arriva un po' a sorpresa e regala spunti di riflessione. Dopo un periodo troppo lungo e troppo buio, Luca Marin si aggiudica i 400 misti in 4'17”28 che non è sicuramente un tempone ma resta una vittoria importante soprattutto nella ricostruzione psicofisica di un atleta che proprio scarso non lo è mai stato. La domanda-riflessione che segue è diretta e spontanea: che sia merito della cura Lucas? Le verifiche per occasioni più importanti. Dopo la prova di Luca tocca a Federica ma sui 100 sl, quando la velocità si fa estrema e la distanza ridotta, ancora non c'è Lucas che tenga. La Pellegrini chiude quinta e forse deve rivedere i suoi propositi di grande slam. Nella finale successiva, quella dei 200 sl, sono Magnini e Belotti a battagliare per le medaglie ma il terzo incomodo, l'olandese Verschuren, dà la paga ad entrambi. Gli ultimi alfieri azzurri sono Fabio Scozzoli nei 50 rana e Pizzetti negli 800 sl. Il primo rinnova l'eterna sfida con il sudafricano Van Der Burg ma a differenza dei 100 di venerdì il colosso di Pretoria si prende la sua bella rivincita chiudendo primo in 27”62. Fabio finisce secondo a pari merito con Feldwehr. Il dolce alla fine lo rappresenta Pizzetti, ormai perfetto interprete degli 800 sl, che al termine di una cavalcata quasi solitaria chiude senza affanni davanti al compagno Colbertaldo.