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La montagna ha partorito un topolino

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Perle docce estive, fortunatamente frequenti, possiamo stare tranquilli: preziosa l'invenzione dell'acqua calda, appena ufficializzata dall'Uefa attraverso le parole del suo Presidente, l'amico Michel Platini, forse troppo impenato a festeggiare, in questi giorni, la riconquistata Serie A da parte di Novara, sua città d'origine. Sembrava avessero prodotto un terremoto mediatico, le durissime parole del fuoriclasse francese a lungo protagonista del calcio italiano, la «tolleranza zero» fin troppo sbandierata e non soltanto nel mondo dello sport, raramente tradotta in pratica. Così il riferimento di Michel all'espulsione dal calcio dei responsabili di partite truccate, è durato lo spazio della fioritura di una rosa, prima della correzione. Chissà che alla rettifica non abbia contribuito anche la dichiarazione di guerra di Luciano Moggi, appena radiato dalla Federazione, tra l'altro ha detto che dal calcio italiano, come è messo, preferisce star fuori. A chi lo dice! Forse è meglio sgombrare il campo da questo polverone, con qualche chiariemento doveroso. Quando Platini sostiene che deve essere indagato e punito chiunque abbia contatti con elementi pericolosi senza denunciarli alle autorità sportive, non fa che ricordare, e non se ne riscontrava la necessità, regole che nello sport italiano sono in vigore da sempre. L'omessa denuncia non è perseguita in termini severi come quelli riservati alla corruzione accertata, ma da senpre è passibile di squalifiche anche pesanti. Dunque, dopo avere irritato Petrucci per le frasi che quasi dipingevano l'Italia come culla delle scommesse illecite, ha rassicurato Abete con gli accenti duri verso gli imbroglioni, il presidente italiano non ha precisato di avere già a disposizione tutti gli strumenti idonei. Purtroppo, nessuna garanzia ha potuto offrire, l'Uefa, per la lotta al razzismo e alle violenze negli stadi e dunque ha dovuto affidare un messaggio di speranza agli interpreti: «Soltanto i giocatori possono salvare il, calcio che muore». Speriamo sia ascoltato.

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