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Radiati

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Espulsi definitivamente dal mondo del calcio. Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini sono stati radiati dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio. Già squalificati per cinque anni perché ritenuti responsabili dello scandalo Calciopoli nel 2006, gli ex dirigenti della Juventus e l'ex vicepresidente federale hanno ora ricevuto la "preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc". "Quando ci sono emergenze, si dorme qualche ora in meno". Il richiamo del presidente Giancarlo Abete, arrivato soltanto due giorni fa, era rivolto all'inchiesta sulle nuove intercettazioni di Calciopoli e alla possibile revoca dello scudetto 2006 assegnato a tavolino all'Inter. In attesa di questo verdetto (previsto per fine mese), è arrivata però una sentenza aspettata da tempo. Cinque anni fa la Corte federale aveva infatti squalificato Moggi, Giraudo e Mazzini proponendone la radiazione. La questione, però, è rimasta sospesa a lungo negli uffici della Figc ed è tornata d'attualità solo ora, a pochi giorni dalla fine dell'interdizione dei tre condannati. "Non esiste un limite temporale", si legge nella decisione della Commissione, ma è invece "sussistente il giudizio di disvalore nei confronti delle condotte acclarate" nelle sentenze del 2006. "Risulta evidente l'intrinseca gravità dei fatti", prosegue l'organo di giustizia presieduto dall'avvocato Sergio Artico, e "la piena e concreta attitudine a falsare la classifica attraverso una continua opera di condizionamento del settore arbitrale". Secondo la Disciplinare "non si tratta di dare due diversi sanzioni per gli stessi fatti, quanto piuttosto di completare un giudizio al quale mancava un ultimo segmento di valutazione, rimasto pendente". La Commissione ha condannato la condotta di Moggi, Giraudo e Mazzini come illecita, antidoverosa e "altamente inquinante della sistematicità e della stabilità organizzativa" del calcio. Ricordando come lo sport non possa abdicare all'osservanza dei principi di lealtà e probità, "pena la sua sopravvivenza", la Disciplinare ha infine accolto la richiesta di radiazione presentata due mesi fa dal procuratore Palazzi. In serata sono arrivate le prime parole di Moggi: "Ma chi si arrende? Ricorrerò e poi eventualmente andrò all'Alta Corte del Coni". Poi minaccia: "La Figc ha qualche scheletro nell'armadio, vediamo cosa uscirà fuori". E Mazzini: "Chi mi conosce sa chi sono - ha dichiarato l'ex vicepresidente federale - per me parlano gli oltre 40 anni di volontariato nel mondo del calcio. Giustizia burla? Io questo non lo dico. Dico solo che è stato fatto tutto, fuorché giustizia". Per Moggi, Giraudo e Mazzini i giudizi non sono comunque finiti. Radiati dalla Commissione, i tre possono infatti presentare appello (e con ogni probabilità lo faranno) davanti alla Corte di Giustizia Federale. In ultima istanza c'è anche la possibilità di chiamare in causa l'Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni.  

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