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Stekelenburg chiama Roma

Maarten Stekelenburg

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Un grande portiere. In tutti i sensi. Maarten Stekelenburg è l'uomo perfetto per difendere i pali della nuova Roma. Ventinove anni da compiere, alto, altissimo, un metro e novantasette centimetri per l'esattezza, un'esperienza alle spalle da far invidia a molti: con la nazionale olandese ha partecipato a un Europeo e due Mondiali, l'ultimo in Sudafrica da titolare portando gli Orange a un passo dal trionfo. Senza quel gol di Iniesta nei supplementari adesso sarebbe campione del mondo in carica. Ma alla Roma va benissimo anche così. Stekelenburg è un nome che ronza nella testa di Sabatini da parecchi mesi. Il portiere gioca nell'Ajax dal 1997 e ha il contratto in scadenza tra un anno: il momento è propizio. Ora che il nome è «scoperto», l'agente dell'olandese alimenta la trattativa. «Per Maarten - ci racconta il procuratore Robert Jansen - è arrivato il momento di cambiare squadra. È in scadenza di contratto, l'Italia e la Roma sarebbero un'opportunità magnifica. Il prezzo? Le cifre lascio farle all'Ajax». La prima richiesta, venti milioni di euro, è già scesa alla metà: i «lancieri» devono evitare di perdere il giocatore a parametro zero la prossima estate. Dieci milioni sono ancora troppi per la Roma che comunque non molla la presa pur avendo altre opzioni: Viviano e non solo. Intanto prova a cedere Doni. Il brasiliano andrebbe volentieri al Galatasaray, dove troverebbe l'amico Taffarel come preparatore. Ma i turchi sono vicini a Muslera e Doni sta vagliando altre proposte in Inghilterra. Senza una buonuscita dalla Roma sarà difficile trovare l'intesa con il Liverpool che gli offre uno stipendio di un milione di euro per due stagioni e il posto da secondo. A Trigoria il portiere guadagna più del doppio e potrebbe far valere un accordo privato firmato anche dalla società che prevede il rinnovo automatico del suo contratto fino al 2013. Bolton e Aston Villa attendono sviluppi. Altrettanto intricata la situazione di Vucinic. Ieri Sabatini ha incontrato il suo procuratore Lucci a Roma. Tre ore di colloquio a pranzo per discutere il futuro del montenegrino e confermare le rispettive posizioni. Vucinic, a detta di Lucci, non ne può più della Capitale: ha rotto con l'ambiente dopo le minacce personali subite da lui e la sua famiglia. Ma la Roma vuole fare di tutto per trattenerlo perché Baldini e Sabatini lo ritengono un giocatore indispensabile. Lo stesso Luis Enrique. Ora Vucinic si sta godendo le vacanze tra il Montenegro e il Salento e nei prossimi giorni Sabatini vuole incontrarlo per convincerlo a restare. Non sarà impresa facile, anche se il contratto fino al 2013 lascia alla Roma il potere di decidere. Se la cessione fosse inevitabile, la società non intende farsi prendere dal collo: la Juventus vuole Vucinic ma dovrà sborsare almeno 20 milioni di euro. Con Lucci ieri si è parlato anche di Julio Sergio e Bertolacci: il primo può andare al Genoa, il secondo potrebbe restare. Sabatini incontrerà preso i manager di Borriello e Menez per completare il primo giro d'orizzonte sul mercato in uscita. Nel frattempo sta per chiudere con il Velez la trattativa che porterà il centrocampista Alvarez alla corte di Luis Enrique. Le altre due piste «calde» in Sudamerica portano al centravanti Martinuccio del Penarol e il difensore Galeano dell'Indipendiente. Contatti continui anche col Bologna: oltre a Viviano, in comproprietà tra gli emiliani e l'Inter, piace parecchio Ramirez.

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