Garantisce Tancredi «È un grandissimo»
Uno scudetto tra i pali a Roma, gli anni successivi a forgiare i suoi «eredi» a Trigoria, poi la Juventus, il Real Madrid e la nazionale inglese, sempre al seguito di Capello. Nessuno ha i titoli di Franco Tancredi per parlare del prossimo numero uno della Roma. Stekelenburg è l'uomo giusto? «Lo abbiamo affrontato con l'Inghilterra due anni fa e mi ha impressionato. È un portiere collaudato, esperto, dotato di un grande fisico. Il Mondiale che ha fatto, compresa la finale con la Spagna, parla per lui: è veramente bravo». Talmente bravo da «resistere» alla pressione di Roma? «È un giocatore di levatura internazionale, quindi ha tutto per fare bene anche lì». Ma perché è così difficile? «Per stare in porta ci vuole grande personalità e a Roma ancora di più. Per esperienza personale posso dirlo: è un ruolo che pesa parecchio. Pensate a Doni: prima dell'infortunio ha vinto da titolare una coppa America, poi è andato al Mondiale ma quando è tornato non è riuscito a imporsi». L'Inghilterra finalmente ha sistemato la porta? «Adesso siamo messi bene con Hart: ha fatto un campionato fantastico, è giovane e grazie anche al lavoro di Mancini al City è cresciuto. Crediamo molto in lui per l'Europeo». E il futuro italiano? «Viviano è quello che sta facendo meglio». È vero che Franco Baldini vorrebbe riportare anche lei a Trigoria? «Non ne so niente, adesso penso all'Inghilterra, dopo gli Europei si vedrà». Ale. Aus.