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Uno è la luce sui tetti di Roma, l'altro ha «una motivazione feroce»

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.A Trigoria si inizia a parlare in inglese e spagnolo ma i romani restano al centro di tutto. «Sistemato» Totti sabato, ieri è stato il giorno di De Rossi, piombato di mattina a Trigoria dove ha parlato per la prima volta di persona con Sabatini e ha conosciuto il suo prossimo allenatore Luis Enrique. Il centrocampista aveva bisogno di sentirsi raccontare qualcosa di nuovo: come è successo con il capitano, gli è stato illustrato il progetto di rilancio della Roma e il tecnico ha iniziato a parlargli delle sue idee. De Rossi ha confermato la sua voglia di restare e mettersi alle spalle una stagione maledetta, conclusa con l'inspiegabile (e ingiustificato) accostamento del suo nome allo scandalo scommesse. «Ha una motivazione feroce» fa sapere Sabatini, molto soddisfatto dall'incontro. Dopo le vacanze il centrocampista ripartirà dalla «sua» Roma: su questo non sembrano esserci più dubbi. Tutta da sistemare, invece, la faccenda del contratto. Ieri a Trigoria non c'era il procuratore Sergio Berti, che si occuperà della trattativa con il ds. La trattativa potrebbe richiedere parecchio tempo e concludersi a campionato già iniziato. Le prime richieste presentate alla vecchia proprietà non sono una base possibile della contrattazione: troppi i 6 milioni «abbondanti» chiesti mesi fa per prolungare un accordo in scadenza nel 2012. L'intesa si può trovare su cifre vicine allo stipendio attuale di 4,2 milioni netti: si lavorerà molto su premi e clausole. La nuova proprietà vuole abbassare un monte ingaggi che l'anno scorso ha sfondato il tetto degli 80 milioni ma DiBenedetto, che ieri ha parlato al telefono con Luis Enrique e gli ha dato appuntamento a luglio, ha concesso una «deroga» a Sabatini per De Rossi. A questo punto dipenderà soprattutto dal giocatore che aspetta di conoscere il futuro di suo padre nella Roma. Sabatini vorrebbe confermare Alberto De Rossi nel settore giovanile con un ruolo ancor più importante. E questo potrebbe favorire la permanenza di De Rossi «junior», anche se i due discorsi verranno affrontati separatemente. Ora Sabatini si occupera di Vucinic: l'agente Lucci dovrebbe incontrare il ds oggi per ribadirgli la voglia del montenegrino di cambiare aria. La Roma è pronta a valutare la cessione solo se arriverà un'offerta importante. Verso l'addio Borriello e Menez, i cui destini potrebbero incrociarsi sul mercato: se il francese va al Milan, la Roma può risparmiare i soldi per il riscatto di Borriello e reinvestire l'intera cifra ricavata dalla cessione del centravanti. Inter e Juve lo aspettano. E gli acquisti? Alvarez l'affare più vicino alla conclusione, per la porta c'è una nuova pista concreta: il portiere dell'Ajax e dell'Olanda Stekelenburg, in scadenza tra un anno e pronto a lasciare Amsterdam per l'Italia.

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