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Luis Enrique inizia forte

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MatteoDe Santis Grand Hotel Trigoria. Il Fulvio Bernardini come un albergo: check-in notturni, check-out mattutini, arrivi, partenze, colazioni, pranzi, cene, riunioni di lavoro e visite d'affari. La comitiva spagnola, composta da Luis Enrique, De la Peña e gli altri quattro della compagnia è ripartita da Fiumicino alle 21.30 verso Barcellona. Fine delle prime 31 ore romane di Luis Enrique, il momento clou venerdì sera, quando a Trigoria è apparso anche Franco Baldini per il primo vero summit della nuova Roma. Si è parlato di tutto: il progetto, la programmazione, le date del ritiro e il mercato. Poi tutti a nanna. Sveglia di buon'ora, colazione (caffè e un assaggio della famosa crostata di Trigoria) e partenza alle 8.30 per il futuro dg, secondo la stampa inglese in procinto di parlare a breve scadenza con la Football Association. Cinque minuti dopo, mentre si sta mettendo in viaggio per la Toscana, Baldini telefona a Pradè: chiacchierata approfondita, il ds delle ultime stagioni resterà alla Roma. Nei prossimi giorni verrà definito il ruolo, che comunque sarà a stretto contatto con il dg. Alle 9 ritorna Sabatini: ancora chiacchiere con Luis Enrique e lo staff. Si pianificano le date del ritiro: partenza intorno al 13 luglio (forse il 14), due settimane a Riscone e una terza in Austria o in tournée in America. Arrivano Roberto Venturini, l'avvocato Mauro Baldissoni, l'attuale responsabile finanziaria Cristina Mazzoleni: firme della Roma su tutti i contratti del «clan» spagnolo, anche se per De La Peña e un altro membro dello staff manca ancora qualche incartamento relativo all'abilitazione per andare in panchina in Italia. Arriveranno domani.

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