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Giada Oricchio Il Gp delle prime volte.

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1'13''014al primo passaggio ed è la prima pole sull'isola di Notre-Dame, la sesta partenza al palo su sette disponibili. Niente da fare contro la sua forza mentale e fisica: mentre lui replicava il tempone gli altri non riuscivano a limare nemmeno un centesimo. Se il venerdì non gli porta fortuna, ha danneggiato la vettura come in Turchia, il sabato sì e il campione ne sorride: «Questo è un circuito con staccate molto forti e siamo un po' più deboli. Sono contentissimo. Complimenti al team che è riuscito a sistemare la macchina». Ma saranno fuochi d'artificio in corsa a partire dal semaforo verde perché se il tedesco sposta il casco di lato incrocia lo sguardo di un cliente scomodo: il coriaceo Alonso, il più veloce nella prima tranche. Anche questa è una prima volta, finora la Ferrari non era mai partita tanto avanti. E sul circuito cittadino, ma veloce, di Montreal, Massa, che in Q2 aveva fissato il miglior crono, è terzo: «Bene, il gap con le Red Bull è minimo». Dunque non solo in teoria, ma anche in pratica, qui, la F150° è performante e l'ottimismo non aveva la solita faccia poco credibile dell'asturiano che adesso si gode l'eccellente risultato e addirittura si sbilancia: «È una prestazione al di sopra delle attese, la migliore dell'anno. Abbiamo la possibilità di vincere». Il tracciato senza curvoni veloci e con poche vie di fuga (l' aerodinamica conta poco, serve invece un buon sistema di raffreddamento dei freni), le gomme più morbide, le modifiche alla monoposto e la voglia dei ferraristi hanno portato un po' di pepe in tutto il weekend. E se oggi la pioggia saltasse fuori da quel cielo coperto, la classifica potrebbe ricevere una «spintarella» in attesa di Silverstone quando la F150° avrà un posteriore nuovo di zecca e a tutti i team sarà vietato il diffusore «soffiato». La Red Bull però ha le ali spezzate: Webber, vicino al rinnovo contrattuale, partirà in seconda fila con l'attenuante di aver assaggiato pochissimo la pista in questi giorni causa kers. Il «pentito» (ha dovuto chiedere scusa per le accuse di razzismo al circus) Hamilton è solo quinto (il compagno Button settimo), ma confrontando la sua velocità di punta con quella degli avversari sembra che abbia affrontato le qualifiche con l'assetto-gara. Rispettivamente sesto Rosberg e ottavo Schumacher che si consola sfogliano l'albo d'oro: il suo vecchio record della pista è ancora intatto. Chiudono in quinta fila il duo Renault. Poca gloria per gli italiani: Trulli in 19esima posizione e Liuzzi 21esimo. Sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, il degrado delle gomme sarà molto elevato e si vedranno più di due pit-stop per cambiare le vere mattatrici del campionato. La possibilità di azionare l'ala mobile in due punti diversi della pista: dopo il tornante della curva 10 e sul rettilineo dei box assicurerà i sorpassi. Scatta stasera (ore 19 Rai1) la settima prova di un Mondiale che sembra aver preso la strada a senso unico di casa Vettel, ma le Ferrari si sono messe di traverso. Oggi sarà duello.

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