Sabatini: "Totti è la luce della nuova Roma di Luis Enrique"

Un giorno che segna l'inizio di una nuova era. La Roma del futuro si è ritrovata oggi a Trigoria, con Sabatini capofila e Luis Enrique subito dietro. Il nuovo d.s. della Roma ha parlato a lungo in conferenza stampa nel quartier generale giallorosso, toccando un pò tutti gli argomenti scottanti che hanno infuocato il dibattito sportivo nella metà romanista della capitale. LA LUCE DI ROMA  Il nuovo direttore sportivo Sabatini non ha dubbi: "Totti è intramontabile, è come la luce sui tetti di Roma. La luce persiste, va avanti, dilaga. Lo avevano dipinto come stanco e claudicante, invece lui va in campo e sfianca gli avversari". Parole al miele per il capitano della Roma, che per Sabatini non è stato solo il passato della squadra ma ne sarà anche il futuro: "Totti è innominabile, è una specie di divinità e sarà al centro del progetto tecnico, la squadra sarà modellata intorno a lui". E ancora: "Lui è il capitano e dovrà contribuire in maniera importante per costruire il futuro di questa società e questo club, è il capitano e dovrà gestirsi". NON SOLO TOTTI  Ma Sabatini ha parlato di un grande progetto, spiegando che "DiBenedetto vuole vincere il campionato, ma è la Roma che deve voler vincere. Bisogna quindi lavorare per assemblare un gruppo di giocatori e tecnici che possano arrivare a raggiungere un traguardo importante". Evidente, per ambire a questo traguardo, che sia necessario un mercato da grande, a partire dalla conferma di De Rossi, che "deve rimanere alla Roma. Un periodo di flessione ci sta, ma mi auguro che resti e faremo di tutto per farlo rimanere". Sul possibile arrivo del fantasista argentino Lamela: "Farò di tutto per prenderlo". Poi, interpellato sulle cessioni, Sabatini è stato chiaro: "Parlerò con tutti i giocatori, devono farmi capire quanto vogliono stare qui e giocare con la Roma. Non ci sono macerie, va solo corretto qualcosa. Vucinic? C'è qualche disagio per la sua collocazione tattica, vedremo con il nuovo allenatore. Menez? E' forte, esalta la gente. Io vorrei una squadra divertente, se lui accetterà le scelte del tecnico resterà. Invece per Borriello è diverso, lui è un problema. E' forte, ma l'anno scorso ha avuto una fase esaltante e una depressa. Con lui più che con gli altri bisognerà capire quanto vorrà essere un giocatore della Roma". LUIS ENRIQUE  Oltre a confermare il ritorno definitivo di Franco Baldini a Roma nei prossimi mesi, Sabatini è tornato sulla figura più importante di questa nuova Roma, il mister spagnolo Luis Enrique: "Rappresenta la discontinuità, nuove idee. Una scelta coraggiosa, ma che rifarei. Non vogliamo mutuare un gioco che va bene altrove, lui saprà fare una sintesi tra la cultura di gioco in Spagna e le esigenze del nostro campionato". ARRIVI E PARTENZE  E il pomeriggio di Trigoria ha visto l'arrivo di Luis Enrique e di tutto il suo staff, De La Pena compreso. Il tecnico spagnolo, 41 anni, è giunto alle 14,30 a Fiumicino con il volo AZ077 dell'Alitalia proveniente da Barcellona. Subito il nuovo mister giallorosso ed i suoi collaboratori si sono diretti a Trigoria, dove hanno incontrato Francesco Totti. Il capitano della Roma, arrivato durante la conferenza stampa di Sabatini, ha voluto attendere nel centro sportivo l'arrivo del nuovo mister per salutarlo e dargli il benvenuto. Subito dopo Totti ha lasciato Trigoria, essendo in partenza per gli Usa per qualche giorno di vacanza. Intanto a fare gli onori di casa c'erano Daniele Pradè e Antonio Tempestilli, che hanno fatto da ciceroni a Luis Enrique mostrandogli campi, stanze e uffici del centro della vita giallorossa. Oggi l'allenatore firmerà i contratti sui moduli federali, per la presentazione ufficiale si attenderà Di Benedetto a luglio. Unico assente, per ora, Franco Baldini, futuro direttore generale della Roma, ma si parla di un suo possibile arrivo a Roma in queste stesse ore.