La mia Roma come il Barca
Ora c'è anche la firma. Luis Enrique si è legato alla Roma fino al 2013, garantendosi la possibilità di restare sulla panchina giallorossa per una terza stagione. L'accordo biennale, con opzione per prolungarlo di un ulteriore anno, è stato rispedito via fax dalla Spagna ieri intorno alle 17. In calce la firma del tecnico e dei quattro collaboratori che lo seguiranno a Trigoria. Finalmente c'è chiarezza sui componenti dello staff: Ivan De La Pena, che farà il vice di Luis Enrique e tanto altro, il preparatore atletico Rafael Cabanellas, il tattico Robert Moreno e il «mental coach» Antonio Llorente. La Roma ha ingaggiato anche lo scout Marcos Lopez che resterà di base a Barcellona. I portieri continueranno a essere allenati da Guido Nanni, entrato la scorsa stagione nello staff di Ranieri. Confermate le cifre: la spesa complessiva sarà di poco superiore ai 2.5 milioni netti, di cui 1.6 (più premi a obiettivo) andranno all'allenatore e circa 500mila a De La Pena. I contratti firmati ieri sono in realtà delle intese «private» che verranno trasferite sui moduli federali nei prossimi giorni e firmati dal membro del cda della Roma Roberto Venturini, grazie alla procura notarile con delega siglata da Rosella Sensi. Luis Enrique non sa ancora quando potrà arrivare a Trigoria ma parla già da romanista. E accende il sogno dei tifosi. «Sono felice della scelta che ho fatto - assicura il tecnico - ed entusiasta di sposare il progetto Roma: è un progetto vincente proprio come me, che sono un tecnico ambizioso e vincente». Dopo le ultime due stagioni di gioco «improvvisato», con Luis Enrique la Roma riprenderà i fili spezzati dopo l'addio di Spalletti. «Praticherò - promette l'asturiano a Sky - un calcio offensivo, spettacolare, con l'intento di portare tanta gente allo stadio per divertirsi. In Italia ancora non mi conoscono, ma fugherò ogni dubbio e tra un anno parleranno i fatti. Cercherò di lavorare con i migliori giocatori che troverò e con quelli che riuscirò a portare da Barcellona». Il toto-nome già impazza: Jeffren, Soriano, Romeu e Montoya, tutti componenti della «filiale» blaugrana allenata nelle ultime tre stagioni da Luis Enrique. Ma solo Soriano, un terzino destro, sembra rientrare nei piani. Un altro discorso interessante potrebbe aprirsi con un talento del Barcellona «vero»: il giovane Bojan Krkic, spagnolo di origini serbe con una presenza nella nazionale maggiore delle «Furie Rosse», è la carta di scambio che il club catalano sta provando a inserire in tutte le trattative di mercato. Con il Villarreal per Rossi e con l'Udinese per Sanchez, per esempio. In Spagna sono convinti che Bojan possa seguire Luis Enrique a Trigoria ma in realtà non se ne è ancora parlato. Per adesso. Le priorità della Roma sono altre. Oggi Sabatini si insedierà finalmente a Trigoria. Il dirigente precederà quindi l'arrivo dell'allenatore, pronto a sbarcare nella Capitale entro la fine della settimana: Luis Enrique vuole conoscere il centro sportivo e sistemare i dettagli del ritiro a Riscone e delle amichevoli. In arrivo in Italia anche Franco Baldini: il futuro dg deve definire l'organigramma, stabilendo i ruoli del ds uscente Daniele Pradè e di Bruno Conti. Intanto Sabatini lavora sodo sul mercato. Ieri ha preso possesso dei contratti delle varie comproprietà da risolvere entro il 24 giugno (Curci e Guberti le più importanti), oggi dovrebbe incontrare l'agente di Vucinic, Alessandro Lucci, che sta offrendo il montenegrino a destra e manca: la Juventus è seriamente interessata, Vucinic vuole andarsene ma la Roma cercherà di trattenerlo. Altrimenti, forte di un contratto fino al 2013, proverà a piazzarlo al migliore offerente.