Nadal come Borg
{{IMG_SX} Parigi incorona Rafa Nadal, il miglior terraiolo della storia del tennis. Superando in quattro set Roger Federer (7-5 7-6 5-7 6-1), il maiorchino ha conquistato il decimo Slam in carriera e Parigi incorona Rafa Nadal, il miglior terraiolo della storia del tennis.soprattutto il sesto Roland Garros, come solo il mito Bjorn Borg.Per il sorpasso allo svedese Rafa dovrà aspettare un anno, ma nel frattempo può consolarsi con il maggior numero di tornei vinti sul rosso (32 a 30). Un trionfo meritato, quello di Nadal, ma sofferto, molto sofferto. Mai, nei cinque match disputati sul Philippe Chatrier, Federer era riuscito a spaventare lo spagnolo. Ieri lo ha fatto, giocando con coraggio e alla fine riconoscendo i meriti dell'avversario. «Ho disputato un ottimo torneo, ma Rafa è stato fantastico, ha giocato un super match e dimostrato ancora una volta di essere il migliore sul rosso». Eppure, se Federer avesse portato a casa il primo set, forse l'esito della partita sarebbe stato diverso. Lo svizzero è partito benissimo, aggredendo lo spagnolo senza cedere un millimetro di campo, è scappato 3-0 e sul 5-2 ha addirittura avuto la palla set, ma l'ha sprecata. Poi si è distratto, ha sbagliato un diritto, un rovescio, affossato in rete una difficile volèe e il match ha cambiato padrone. Motivato dalla possibilità di difendere la leadership mondiale dall'attacco di Djokovic, Nadal ha ripreso immediatamente vita. Il maiorchino ha smesso di regalare punti gratuiti, ha cominciato a spingere Federer fuori dal campo, lo ha costretto in difesa, lo ha irretito con il dritto mancino caricato di top-spin, ha infilato un parziale di sette game consecutivi fino al 7-5 2-0. Federer è stato bravo a non mollare, ha agganciato lo spagnolo sul 4-4, perso ancora la battuta, poi ringraziato la pioggia, che alle 17.10 ha concesso un piccolo break ai giocatori. Dopo dieci minuti, al ritorno in campo, lo svizzero ha annullato un set point e poi è scappato 6-5, prima di sprecare tutto giocando un tie-break pessimo. Lo scatto d'orgoglio del terzo set, il recupero dal 2-4 al 7-5 a suon di colpi vincenti e fantastiche palle corte, non ha cambiato un match ormai segnato. Il quarto set è stato un monologo del miglior Nadal, che negli ultimi cinque game ha lasciato soltanto 6 punti su 27 all'avversario. «Questo torneo per me è speciale – ha esultato il maiorchino – sono felice e molto emozionato. Ora festeggerò, poi penserò a Wimbledon». Dove, per difendere ancora il numero uno mondiale, lo spagnolo dovrà forzatamente vincere. E sperare che Djokovic non arrivi in finale.