Europei a un passo
Tre punti, quelli che dovrebbero bastare per garantire l'approdo felice dell'Italia alla fase finale del Campionato d'Europa in Polonia e Ucraina nel giugno del 2012. Una passeggiata di fronte all'Estonia, votata soltanto a evitare la grandine, la risposta immediata alla vittoria della Slovenia, in dieci per un'ora, nel suggestivo paesaggio delle Far Oer. Sempre cinque punti in più e una partita in meno, ma soprattutto ancora una prova convincente, nonostante l'inconsistenza dei rivali non avesse mai richiesto il massimo dell'impegno. Ben più in alto su tutti gli altri Rossi, Cassano e Montolivo, non facilie da separare a livello delle valutazioni individuali, nessuna bocciatura. Servito caldo, il piatto forte alla catalana, il modello proposto da Prandelli per capitalizzare al meglio il talento di Cassano e Rossi, non proprio due corazzieri, ma piedini fatati. Sono loro a incanalare la sfida con l'Estonia sui binari delineati dalla logica e dal tangibile gap tra le due formazioni. Un po' tiepido all'inizio il pur foltissimo pubblico di Modena, forse non estraneo all'umore il temporale scatenatosi in prima serata, poi lo hanno scaldato i lampi di genio dei due fantasisti dell'attacco, ai quali ha offerto non eccelso supporto per veniti minuti Aquilani, prima che una botta al parietale lo costringesse all'abbandono. Quando la suo posto è entrato Nocerino, alle spalle del duo d'attacco è avanzato Montolivo, molto più ispirato rispetto a quanto prodotto nella posizione iniziale. Certo, non era stato un avvio scintillante, quello azzurro, rigidamente bloccati a ridosso della loro area gli estoni, i nostri portati a indulgere al possesso di palla, anche perché Pirlo era marcato a uomo e i centrali di difesa erano riluttanti a concedersi iniziative. Meglio gli esterni, soprattutto Maggio, ma non è che i cross dalle fasce potessero trovare riscontri concreti in area. Molto meglio i fraseggi veloci tra i due genietti, il portiere Pareiko ci ha messo una pezza per due volte, ma dopo venti minuti la svolta è arrivata, quando Fantantonio ha rubato palla ai difensori, assist perfetto per Pepito, agile nello scatto e inesorabile nel sinistro conclusivo. Sullo stesso asse il palo colpito da Rossi alla mezz'ora, poi Cassano ha deciso di mettere la firma sulla partita, raccogliendo il bell'invito di Montolivo per prodursi in un magico diagonale di destro. Ripresa a ritmi bassi, baltici intenti a evitare la goleada, standing ovation per Cassano quando ha lasciato il posto a Pazzini, i gol quasi subito dopo che Pirlo aveva colpito un altro palo. L'assist, ancora una volta di un Montolivo mai isto così felicemente ispirato.