Alla Fifa tanto rumore per nulla
GINEVRALe polemiche e i veleni ci sono stati prima, poi al momento opportuno Sepp Blatter è andato in gol alla Messi: è stato rieletto per la quarta volta alla presidenza della Fifa con una specie di plebiscito: 186 voti a favore su 203. «Qualcosa di meraviglioso - commenta dopo l'elezione - è successo oggi. Abbiamo ritrovato l'unità e la solidarietà in seno alla famiglia del calcio». E per Blatter si è configurato un nuovo trionfo, molto più facile del previsto viste le fosche premesse. In mattinata l'Inghilterra ha chiesto il rinvio ma la mozione è stata respinta con 172 voti contrari (su 206 votanti) mentre avrebbe dovuto riceverne 156 a favore per essere accolta. Dopo l'elezione, Blatter si è detto «sorpreso» dall'iniziativa inglese. A testimoniare della ritrovata unità, nessuna delegazione ha lasciato la sala al momento del voto (segreto e durato quasi due ore), al contrario di quanto lasciato intendere da alcuni paesi asiatici in segno di solidarietà nei confronti di Mohamed Bin Hammam, ex-candidato alla presidenza attualmente sospeso in via provvisoria per presunta corruzione. Il 75enne dirigente svizzero non si è però limitato alle parole e ha proposto soluzioni che hanno convinto: far scegliere l'organizzatore del Mondiale dal Congresso e non più dal comitato esecutivo, far designare dal Congresso i membri della commissione di etica e creare un organismo della Fifa incaricato di trovare soluzioni ai problemi attuali e per il quale Blatter ha proposto l'ingresso dell'ex-segretario di stato americano Henry Kissinger e dell'ex-campione Johann Cruijff. Fra le altre sfide che attendono la Fifa nei prossimi anni, Blatter ha evocato un tema di strettissima attualità in Italia: le scommesse illegali nonché le gare truccate. La tregua potrebbe comunque rivelarsi di breve durata. Subito dopo l'elezione, Karl-Heinz Rummenigge, presidente dell'associazione europea dei club (ECA) ha trasmesso un comunicato battagliero. Ma forse è troppo tardi.