Enrico Tonali HippoGroup Roma è stato presente - per il quarto anno - al massimo avvenimento equestre di fine maggio a Roma, il 79° Concorso Internazionale di Salto Ostacoli-Snai Show Jumping.
Unriconoscimento assegnato dal 2009 a chi meriti una speciale menzione per stile e bon-ton dimostrato - in campo o fuori - durante l'evento di Villa Borghese. Il Premio 2011 è andato al cavaliere azzurro (in Coppa delle Nazioni) Roberto Arioldi e a sua figlia Francesca, più giovane vincitrice di Piazza di Siena. Tornando alle corse, il 14° Premio Alberto Giubilo (ore 14.45, listed, 2 anni interi, 1.100 metri, 62 mila euro, 6 partenti) di galoppo domani a Capannelle, classica dell'Anniversario della Repubblica, è l'ultimo appuntamento primeverile da lapis blu della pista di Via Appia Nuova, l'esame di maturità dei velocisti che dà al vincitore il «diploma» da flyer. Lo storico ippodromo - il 21 aprile ha festeggiato 85 anni dal «new deal» del 1926, ma in realtà è nato nel 1881 - ha vissuto una primavera da ippica italiana in pieno fulgore (quale tutti la sognano) e non con il futuro scritto sull'acqua (come purtroppo è in realtà). Dal 17 aprile al 15 maggio quattro appuntamenti - 104° Premio Parioli, 104° Premio Regina Elena, 128° Derby Italiano Better, 56° Premio Presidente della Repubblica GBI Racing - hanno catalizzato l'attenzione nazionale (ed estera, il «pariolino» Al Rep è stato acquistato da un team di Hong Kong). Quattro corse di gruppo, con vincitori di spessore tutti italiani: il romano Al Rep (anni 3, scuderia Colle Papa, trainer Daniele Camuffo, in sella Salvatore Sulas) nel Parioli, Stay Alive (3, Vittadini, Bruno Grizzetti, Dario Vargiu) nell'Elena, Crackerjack King (3, EffeVi, Stefano Botti, Fabio Branca) nel Derby ed Estejo (7, Giovanni Martone, Ralf Rhone, Umberto Rispoli) nel Repubblica. «Il totale è positivo, con un incremento - dal 2010 - di spettatori (9.500 al Derby, l'anno scorso furono 7.000) e di scommesse sul campo (in ippodromo) e fuori», spiega Elio Pautasso, 46 anni, gli ultimi 15 passati a dirigere Capannelle, «pubblico e gioco sono in calo ovunque, nell'ippica, da noi meno che altrove». Tant'è che il «signor Sport» del Campidoglio, Alessandro Cochi, presente al Derby, ha trovato l'impianto in «ottima salute agonistica». Un lusinghiero giudizio che dovrebbe esprimere anche il Comitato Internazionale Pattern (in cui «british rule the waves») il quale - nonostante le ottime prove after-Derby del dubaiano Mastery e del milanese Worthadd, vincitori del Nastro Azzurro 2009 e 2010 - seguita invece a tenere nel limbo del gruppo 2 l'appuntamento italiano più fascinoso, il Derby. Una discutibile sottovalutazione che - come dicono le cifre - al pubblico non interessa affatto. «Capannelle rimarrà aperto fino a venerdì 17 giugno, una settimana in più del 2010, per consentire ai giovani purosangue più corse in un ippodromo importante come il nostro» conclude Pautasso che al Derby ha sfoggiato la tradizionale bombetta, «poi lo stop estivo, anche per rigenerare le piste, fino a settembre e i Premi del grande autunno romano». Dal 18 giugno al 29 luglio l'impianto darà spazio alla musica ospitando 21 concerti serali di «Rock In Roma».