Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Daniele Palizzotto No drama, no party.

default_image

  • a
  • a
  • a

Chissàche ne pensa l'Equipe, sarcastico due giorni fa nel celebrare la splendida vittoria dell'infortunato Fognini, definito senza rispetto un degno rappresentante della commedia dell'arte. Sicuramente sappiamo cosa ne pensa il pubblico francese, estasiato dalla grinta e dal carisma della milanese, mentre il fantastico gioco mostrato lo scorso anno – fatto di continue variazioni, improvvise discese a rete e deliziosi ricami – va purtroppo a corrente alternata e condiziona il folle andamento della sfida con la Pavlyuchenkova. La Schiavone parte male, malissimo. Un'ora di buio totale, l'incapacità di ribattere in campo il colpo più semplice (25 errori gratuiti sui 39 totali), la frustrazione per una partita già persa sul 6-1 4-1 Pavlyuchenkova. «Sbagliavo ogni colpo – spiega la milanese – guardavo il tempo e pensavo: «Non è possibile, il mio obiettivo è tenerla in campo il più possibile, arrivare a 7-8 scambi, perché sono passati soltanto 40 minuti"?». Poi, come spesso capita nel tennis, tutto cambia all'improvviso. Bastano un bel servizio, un diritto vincente e qualche errore della russa, sicuramente tesa per la prima grande occasione della carriera, e la Schiavone rientra in partita, aggancia con coraggio il 5-5 e poi domina fino al 5-1 del terzo. «Sapevo cosa fare, non ho mai smesso di crederci, dovevo muoverla e alla fine ci sono riuscita». Un'ora fantastica, una partita già vinta. «E invece si è complicata ancora – osserva la Schiavone – lei ha giocato bene, io ho aspettato la palla, le ho concesso la possibilità di rientrare fino al 5-5», con un parziale devastante di 15 punti a 3. «Ma ho 30 anni e ho saputo usare l'esperienza per venirne a capo», chiudendo 1-6 7-5 7-5 con una fantastica palla corta e un liberatorio passante di rovescio. Un bacio alla terra rossa dell'amato Philippe Chatrier («Ma non sono riuscita a piegarmi, le gambe mi facevano male») e il sogno continua. Domani, per tornare in finale, la Schiavone dovrà battere la francese Bartoli (4-1 per l'azzurra i precedenti), che ha eliminato 7-6 6-4 l'ostica Kuznetsova. «Tira forte, dovrò tenerla lontana dal campo e giocare alla grande. Ma è normale, sono in una semifinale Slam».

Dai blog