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Cinque anni per Moggi

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SimonePieretti Si chiama Calciopoli, si legge Moggiopoli. Ieri i pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci al termine della requisitoria hanno formulato 21 richieste di condanna e tre di assoluzione per gli imputati davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli: i due pubblici ministeri hanno indicato Luciano Moggi come capo e promotore dell'associazione per delinquere che avrebbe condizionato per anni gli esiti dei campionati. Per l'ex direttore generale della Juventus sono stati chiesti cinque anni e otto mesi di reclusione. Cinque anni per l'ex designatore arbitrale, Paolo Bergamo; quattro anni e sei mesi per l'altro ex designatore Pierluigi Pairetto; tre per l'ex arbitro Massimo De Santis; un anno e dieci mesi per Andrea Della Valle e due anni per Diego Della Valle (proprietari della Fiorentina); tre anni e otto mesi per l'ex ds del Messina, Mariano Fabiani; due anni per il presidente della Reggina, Pasquale Foti; un anno e dieci mesi per Claudio Lotito, presidente della Lazio; un anno e sei mesi per Leonardo Meani, già dirigente accompagnatore del Milan. Per quanto riguarda gli arbitri, le richieste sono state avanzate per Salvatore Racalbuto (due anni e due mesi) per Pasquale Rodomonti (un anno), per Paolo Bertini (due anni e quattro mesi), per Antonio Dattilo (anno e otto mesi), per Innocenzo Mazzini, già direttore della Figc, (quattro anni). I pm Capuano e Narducci hanno ritenuto che promotori dell'associazione per delinquere finalizzata alle frodi sportive siano Luciano Moggi, gli ex designatori Bergamo e Pairetto, l'ex vice presidente federale Mazzini e l'ex ds del Messina Fabiani. Tre le assoluzioni per gli ex assistenti Marcello Ambrosino, Enrico Cennicola e Silvio Gemignani. Questo l'elenco delle altre richieste formulate dai pm: un anno e sei mesi per l'ex segretaria della Can Maria Grazia Fazi; un anno e 4 mesi per l'ex designatore degli assistenti Gennaro Mazzei; un anno e otto mesi per l'ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci; un anno e due mesi per l'ex assistente Claudio Puglisi; un anno e due mesi per il giornalista Ignazio Scardina, ex responsabile dei servizi calcistici di Rai Sport; un anno per l'ex assistente Stefano Titomanlio. Le richieste del pm sono giunte a conclusione di una udienza dedicata all'esame delle singole partite di cui si sarebbe alterato, o tentato di alterare, gli esiti in base alle esigenze di esponenti del sodalizio. Il pm Capuano ha fatto riferimento a una lunga serie di intercettazioni telefoniche. Il magistrato si è soffermato anche sull'esame dei tabulati relativi alle comunicazioni attraverso le schede segrete che Moggi avrebbe fornito ad arbitri e designatori. Ha in particolare elencato un fitto traffico di conversazioni nell'imminenza o subito dopo le designazioni e le partite. Il pm ha inoltre accennato ai regali (orologi, sconti sull'acquisto di auto) a Pairetto e su due polizze assicurative stipulate dalla Juve con l'agenzia di Bergamo.Il processo ora riprenderà martedì 7 giugno quando la parola passerà agli avvocati difensori. Poi, il 12 luglio, la chiusura con le arringhe degli avvocati Trofino e Prioreschi, legali di Luciano Moggi.

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