Giganti d'Europa
A 24 mesi di distanza Barcellona e Manchester United tornano a sfidarsi nella finale di Champions League. A Roma vinsero i catalani in maniera legittima, grazie ai gol di Eto'o e Messi. Stasera, nel tempio del calcio di Wembley, i Red Devils cercano riscatto. «Non si tratta di vendetta, ma di orgoglio - sottolinea sir Alex Ferguson alla vigilia - la finale del 2009 è stata una grossa delusione, ma l'abbiamo archiviata». Il Manchester sarà accompagnato da 30 mila tifosi, pronti a incitare la propria squadra dal primo all'ultimo minuto. I sostenitori inglesi arriveranno da ogni parte d'Europa, anche dall'Italia dove la British Airways ha potenziato i voli verso la capitale inglese. «Siamo preparati meglio rispetto a due anni fa - sottolina il tecnico scozzese - non commetteremo gli stessi errori. Se confrontiamo la squadra attuale con quella che ha giocato nel 2009, non ci sono stati molti cambiamenti, ma abbiamo molta più esperienza». Inglesi e spagnoli cercheranno di conquistare per la quarta volta la coppa dalla grandi orecchie, Ferguson, dopo i successi del 1999 e del 2008 punta al suo terzo titolo. «Dalla vittoria ottenuta contro il Bayern nel 1999 - confessa il manager - siamo stati costanti nelle competizioni europee. Nello spogliatoio abbondano i giocatori abituati a giocare gare di livello assoluto». L'avversario è ostico, il Barça gioca un calcio concreto e ed esuberante: lo spettacolo sembra assicurato. «In finale sono arrivate squadre di livello altissimo - continua il tecnico della formazione inglese - può darsi che si giochi la miglior finale del decennio, ma può anche darsi che le cose non vadano così. Può succedere di tutto. Noi arriviamo alla sfida con meno chance di vincere, abbiamo ben presente la qualità dei nostri avversari». Sarà il solito Manchester col 4-4-2, Ferguson si affida alle giocate di Rooney e all'inventiva di Ryan Giggs. Tutto il mondo con gli occhi puntati sullo schermo: è previsto oltre un miliardo di spettatori per una partita che verrà vista in tutto il pianeta. Sky Sport proporrà la partita di calcio in 3D (canale 206), diretta anche su RaiUno a partire dalle 20.45. Affari d'oro per le agenzie di scommesse: puntati oltre sette milioni di euro soltanto nelle ricevitorie italiane. Anche Guardiola, tecnico del Barcellona, conosce benissimo pregi e difetti degli avversari. «È la miglior finale possibile - sottolinea l'allenatore spagnolo - è un'emozione unica, un'opportunità da cogliere; sia noi che gli inglesi abbiamo fatto un grande sforzo, è un privilegio essere qui. Noi i più forti della storia? Non possiamo paragonarci al Milan di Sacchi, nè al Santos di Pelè: non mi piacciono i paragoni con squadre di altre epoche. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto, spero di portarlo a termine». Il Barcellona parte col vantaggio psicologico di aver già battuto gli inglesi, ma la voglia di riscatto di Rooney e compagni potrebbe essere un problema in più per la formazione iberica. Solito schieramento col 4-3-3, con Mascherano al centro della difesa e il tridente dei sogni in avanti con Messi, Villa e Pedro. In mezzo al campo Xavi, Iniesta e Busquets alimenteranno le giocate offensive. Guardiola mette tutti sull'attenti e alza la guardia: «Contro un avversario di questo livello dovremo giocare meglio rispetto alla finale di Roma - conclude - dovremo essere molto rapidi nel far circolare la palla. Abbiamo l'obbligo di dimostrare al mondo intero chi siamo».