Gara positiva ma non si parli di rinascita
Montecarloha infatti confermato quanto chi non si lascia accecare dall'emotività aveva anticipato domenica scorsa dopo la catastrofe di Barcellona: a dispetto degli errori dei progettisti e dei piloti, su certe piste e in certe condizioni il potenziale della F 150 Italia è vincente. La Ferrari non può certo puntare al titolo, ma a successi parziali sì, e, anzi, ritengo che quanto per un soffio non è accaduto ieri potrebbe accadere già fra due settimane in Canada, su un circuito stop-and-go ancor più adatto alla Rossa di quanto non lo fosse il toboga monegasco. Non date retta, perciò, a quanti vi parleranno di rinascita o, magari, dell'effetto taumaturgico del «cambio di allenatore» deciso pochi giorni fa a Maranello. Si tratta ovviamente di panzane. L'unica verità è che là dove non ci sono curvoni veloci e la Pirelli porta gomme tenerissime Alonso può andar forte quanto e forse più degli altri tre campioni del mondo in lizza in questa spettacolare stagione, assai più combattuta di quanto non ci dica una classifica iridata nella quale a Sebastian Vettel sono bastati sei Gran premi per fare letteralmente il vuoto alle sue spalle: 58 punti di vantaggio sul secondo. Già, Vettel. La monotona ripetitività dei suoi trionfi può dare l'impressione che al volante della Red Bull inanellare vittorie e pole position sia una passeggiata, quando invece basterebbe confrontare il suo rendimento con quello, mediocre e balbettante, del suo compagno di squadra Webber per capire che le cose stanno tutt'altro che così. Chissà perché questo straordinario campionissimo appena ventitreenne, secondo me destinato a battere ogni record della F1, continua a venir sottostimato dalla critica, a dispetto non tanto dei risultati ma soprattutto di come li ottiene. Ieri ha vinto su una pista che non gli piace compiendo il miracolo di fare un solo pit stop, vale a dire continuando ad andare abbastanza forte per tenersi dietro Alonso e Button nonostante le sue gomme avessero rispettivamente 18 e 30 giri più delle loro. Se non è stato un capolavoro questo, ditemi voi che cos'è un capolavoro.