Giado Oricchio Un ambiente sereno e positivo fa miracoli! Può levare le ali a un toro per metterle a un Cavallino irrequieto che sembra esser stato domato.
Enon è un fuoco di paglia perché il ferrarista nelle prove del mattino si era fermato ad appena un decimo dal biondo della RB7 che aveva provato a imporre la sua legge ma nel pomeriggio ha dovuto capitolare. Proprio lo spagnolo aveva liquidato con una certa freddezza l'addio di Costa e accolto con entusiasmo Pat Fry, indicandolo come l'uomo del rilancio rosso. Sembra che abbia visto giusto o forse, dopo la rovinosa Spagna, la Ferrari ha toccato il fondo ricevendone una forte spinta verso l'alto, magari nelle motivazioni o in qualche soluzione tecnica estrema. La F150° è diventata la più performante sia con le dure, e questo è clamoroso, sia con le esordienti supersoft (con cui Alonso ha ottenuto il miglior crono), bene anche nei long run con diversi carichi di benzina per i piloti. «Le Red Bull restano le favorite, ma sono contento di poter spingere e andare vicino ai muretti senza prendere troppi rischi anche se il bilanciamento non è ottimale. Sabato cercheremo di stare davanti in griglia perché è quasi impossibile sorpassare». L'asturiano racconta senza troppi trionfalismi la bella giornata e al tempo stesso gode a guidare la riscossa non solo della sua Ferrari, ma anche del resto del mondo. Cioè di tutti gli altri piloti secondi causa dominio Vettel-Red Bull svanito improvvisamente (almeno per un giorno). Il Principato è stato una sorpresa nella sorpresa: infatti dietro alla livrea rossa ci sono le McLaren e una Mercedes. Hamilton che si avvia a essere il «Grande» secondo di quest'anno, Rosberg terzo di nuovo davanti a Schumacher, il primo a finire poco oltre un secondo dalla vetta e l'unico a incassare l'outing dal compagno di scuderia: «Sono più forte di Michael». In un sol colpo Alonso ha stracciato anche l'abbonamento alla quinta posizione anzi lo ha regalato a Vettel che chiude appunto in terza fila con un distacco abissale per una Red Bull oltre mezzo secondo rifilato dalla Ferrari e incalzato da Massa sesto. Il campione non fa drammi, non è la prima volta che di venerdì gioca a nascondino: «Niente drammi, bene le mescole, recupereremo in qualifica». Il Gp di Montecarlo è la corsa di casa un po' per tutti i piloti che qui hanno una magione, un attico o nella peggiore delle ipotesi uno yacht, vogliono ben figurare. Ma l'ego si esalta anche perché sui 78 giri del toboga monegasco (altamente tecnico) è vietato sbagliare. Vincere vuol dire essere i più bravi, la Ferrari lo sa, sa che non è mai troppo tardi per cominciare a dimostrarlo. Oggi tradizionale pausa, sabato le qualifiche alle 14 e domenica 69° Gp di Monaco con partenza alla stessa ora.