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Fumata nera nella riunione di Milano

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Anchela seconda riunione della «commissione dei saggi» è rimasta senza esito in via Rosellini. È una corsa contro il tempo: ci vuole l'accordo prima dell'assemblea del 6 giugno. Senza, le grandi si riprenderanno la libertà di appellarsi alla giustizia sportiva e potrebbero addirittura uscire dalla Lega, le piccole manderanno avanti la delibera già approvata con l'incarico dei sondaggi a Doxa, Crespi e Sport und Markt. Anche ieri i presidenti (Galliani, Agnelli, Sensi, Fassone per il Napoli e Paolillo per le big, Preziosi, Pozzo, Zamparini e Lotito per le medio-piccole) sono stati sull'orlo della rottura. Poi si è passati all'ottimismo di Pozzo intorno a un'ipotesi di trasferire una quota di quel 25% dal responso dei sondaggi a un meccanismo di meritocrazia. È uscito invece visibilmente contrariato Zamparini: «Sono arrabbiato con Lotito - ha esclamato - il perché domandatelo a lui».

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