I punti di partenza
In quel foglio, disegnato mentalmente da Walter Sabatini, ci sono tre nomi senza se e senza ma, un altro affiancato da un punto interrogativo e sette crocette misteriose. L'erigenda nuova Roma parte da un abbozzo di 4-3-3, scarabocchiato dall'architetto della ricostruzione sul pezzo di carta in questione e da tre certezze. Una per ogni zona del campo: una per la difesa, una in mezzo al campo e un'altra davanti. I tre pilastri già presenti a Trigoria su cui si poggeranno tutti gli altri tasselli che arriveranno si chiamano Juan, Daniele De Rossi e Francesco Totti. Un «senatore» di qualità conserverà il suo seggio in ognuna delle tre ali di un parlamento giallorosso che il cambio di legislatura promette di ringiovanire e cambiare radicalmente. Juan resterà al suo posto perchè Sabatini (così come almeno uno dei candidati alla panchina della Roma ancora in lizza) lo ritiene uno dei centrali difensivi tecnicamente più forti in giro per il mondo. Nonostante un'annata vissuta sulle montegne russe, la cessione del brasiliano è un'eventualità che il nuovo corso giallorosso non prende nemmeno in considerazione. Se n'è accorto il Flamengo, da qualche mese al lavoro per tentare di riportare a casa Juan. Le uniche risposte che il club «rubronegro» e chi per lui ha dovuto ascoltare sono state un «no» grande come una casa e un messaggio forte e chiaro del tipo «Juan non si muove». Un'altra certezza, sempre restando al centro della difesa, riguarda Nicolas Burdisso. L'argentino è un altro dei pochi punti fermi, ma per capire se sarà anche uno dei titolari inamovibili bisognerà attendere i frutti che porterà il mercato. De Rossi, invece, è la certezza acquisita negli ultimi giorni. Doveva decidere se restare o cambiare aria, alla fine il cuore ha vinto un'altra sulla tentazione. «Resto», ha detto chiaro e tondo Capitan Futuro ai compagni di squadra nei giorni scorsi. Con tanti saluti, per l'ennesima volta, ai denari di Manchester City, Manchester United e Real Madrid. Ora, sempre a proposito di De Rossi, tutte le attenzioni non saranno più rivolte alla sua permanenza ma all'imminente avvio della trattativa per il rinnovo di un contratto in scadenza tra un anno. Per una storia che continua, sempre in mezzo al campo, ce n'è una, a meno di colpi di scena, destinata a chiudersi. » il caso di David Pizarro, non più tatticamente intoccabile e rimasto anche molto seccato dal fatto che la nuova Roma abbia contattato il suo "nemico" Marcelo Bielsa. Francesco Totti completa il trio delle certezze che faranno da anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo. 262 reti con la maglia giallorossa bastano e avanzano a spiegare il perché. Mirko Vucinic è il quarto nome, quello con il punto interrogativo, incluso nella lista di Sabatini. Il montenegrino sarebbe ideale per l'ipotetico 4-3-3 della nuova Roma, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Il mare è l'incontro chiarificatore che Sabatini avrà in questi giorni con il giocatore e il suo procuratore Lucci. Un altro in attesa di sapere se fare o disfare la valigia è Borriello. Tutti discorsi aperti a soluzioni di ogni tipo. Niente a che vedere con quel trio di certezze composto da Juan, De Rossi e Totti.