L'antitrust da l'ok
L'Antitrust ha dato l'ok. L'Autorità garante per la concorrenza non ha avuto nulla da eccepire sull'accordo per l'acquisto di A.S. Roma da parte della società veicolo Neep Roma Holding, partecipata al 60% da DiBenedetto As Roma Llc e al 40% da UniCredit, con un'operazione che porterà il passaggio di consegne alla nuova società del Brand Management (merchandising, attività di sponsorizzazione e pubblicità) e di Asr Real Estate (centro sportivo di Trigoria). L'Authority non ha ravvisato, né da parte dei soci americani e né da parte dell'istituto di credito, una posizione dominante tale da eliminare o ridurre la concorrenza. Per la quadratura del cerchio mancano la stesura dei contratti che riguarderanno il finanziamento che la banca concederà, come pattuito a Boston, alla Roma e il cda che segnerà il passaggio di consegne tra vecchia e nuova proprietà con l'incoronazione di DiBenedetto presidente. Tempi previsti: fine giugno, ma gli avvocati sono al lavoro per cercare di anticipare di qualche giorno. Chi ha anticipato il suo ritorno a Roma è stato Sabatini, imbarcato nel volo da Buenos Aires che atterrerà stamattina a Fiumicino. Un rientro che farà da preludio alla sua prima apparizione a Trigoria, prevista più per domani che per oggi, con incontri e discorsi a squadra e a Montella. Sabatini, segnalato in pressing su Ricardo Alvarez e soprattutto su Lamela: in Argentina danno l'affare già concluso, accordo col River da 12 milioni, e il diesse dovrebbe tornare in Sudamerica il 20 giugno, probabilmente proprio per mettere nero su bianco. Magari per chiudere qualche acquisto avallato da un nuovo allenatore che per quella data avrà finalmente un nome. Non saranno Emery (ha prolungato con il Valencia) e Bielsa (ieri arrivato a Siviglia), possono ancora esserlo Deschamps, Delio Rossi e, un pochino meno, Pioli. Il favorito è il francese: ha voglia di cambiare aria e una clausola di 3 milioni, valida fino al 15 giugno, che lo può liberare dal Marsiglia. Ma le sorprese sono in agguato. M.D.S.