Roma, ora il futuro
Una bandiera americana sventola in Tribuna Monte Mario mentre, qualche metro più in la c'è ancora qualcuno che spinge e si raccomanda per farsi fotografare con il presidente giallorosso. In effetti, la foto tra un po' potrà avere un valore, visto che quella di ieri è stata l'ultima partita ufficiale dell'era Sensi che si chiude dopo 18 anni. Il paradosso è che all'Olimpico il clima era di quelli pesanti, surreali, d'addio per molti: non per tutti. La serata inizia con la bordata di fischi per la squadra intera alla lettura delle formazioni con il solo Totti inneggiato dallo stadio e poi premiato dalla Roma come giocatore più prolifico della storia giallorossa: un piatto d'argento per i suoi 206 gol. Il messaggio è chiaro e il premio voluto da Montali (beccato impietosamente dalla Sud), ha proprio questo significato: ripartiamo da Totti e dal poco di buono rimasto dopo il passaggio degli unni. Al fischio d'avvio di Banti non a caso scatta il coro «tifiamo solo la maglia», sintesi di una stagione fallimentare culminata con l'umiliazione di finire sotto la Lazio dopo otto anni di predominio cittadino: la prima volta dall'arrivo di Lotito. In campo poca roba per una partita che ha avuto qualcosa da dire solo dopo il vantaggio di Mannini subito riagguantato ancora dal capitano giallorosso: che a perdere l'ultima in casa non ci sta (207 gol ancora lui il capocannoniere della Roma) prima del guizzo di Vucinic (altra perla di Totti), e il gol del 3-1 finale firmato Borriello che regala gli ultimi tre punti a Montella. Il resto sono segnali dal futuro con Pallotta che ha preferito non essere all'Olimpico (qualcuno ha detto perché non voleva incontrare la Sensi: questione di «delicatezza e opportunità»), è volato via da Ciampino lasciando i suoi uomini che sono apparsi in tribuna. L'appuntamento è per oggi a Trigoria per la visione di alcuni contratti. Tutto ancora da discutere il fronte sui diritti tv che ha fatto letteralmente imbufalire DiBenedetto & Co. ritrovatisi dalla parte sbagliata senza poter batter ciglio. Intanto il magnate americano è volato a Londra dove nei prossimi giorni incontrerà il futuro dg Baldini e forse anche Ancelotti da ieri libero dopo l'esonero dal Chelsea. È la nuova Roma che prende forma sulle ceneri di quella vecchia...ormai un ricordo, seppur non di quelli da mettere in bacheca. La Roma americana ripartirà dall'Europa League: che peccato!