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Ciclo finito Adesso l'America

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Maquella appena conclusa si è rivelata invece un'annata maledetta per non dir fallimentare. Ranieri che stecca al suo secondo anno dopo qualche segnale positivo, perde il feeling con la squadra e lascia nella mani di Montella una bella patata bollente. Per l'ex aeroplanino il trauma di lasciare la guida dei ragazzini e ritrovarsi alla guida della Roma: quella vera. Da qui in poi qualche buona cosa, ma sempre al di sotto del reale potenziale di questa squadra che nell'attuale configurazione, è arrivata a fine ciclo. Una squadra pensata e disegnata da Spalletti alla quale la società non è riuscita a dare continuità: poi come sempre, e per certi versi anche giustamente, a pagare sono i tecnici. Ma il problema di questa Roma non si può limitare solo all'aspetto tecnico, perché il passaggio di proprietà che si concretizzerà definitivamente nelle prossime settimane, ha pesato come un macigno. E non tanto sulla squadra che ha comunque vissuto un lungo periodo di instabilità, quanto sul management giallorosso che a un certo punto della stagione non ha saputo più a chi dovere dar credito. Il peggio fortunatamente sembra essere ormai alle spalle dopo le lacrime da coccodrillo delle ultime ore: il futuro della società, che è stata davvero sull'orlo del fallimento, si prospetta roseo. A bilancio va messa una Europa League, seppur magra consolazione, che consentirà comunque alla Roma di restare nel giro continentale. È arrivato il momento di voltare pagina, di fare chiarezza e pensare alla ricostruzione che sarà lunga e complessa. Il messaggio per i tifosi deve essere lucido: dall'inizio. DiBenedetto & Co. sono venuti nella capitale per vincere, anche se per farlo potrà essere necessario più tempo del previsto. Ma la Roma sembra esser finita in buone mani!

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