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Bolt, di corsa a Roma

Bolt

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Saranno cento metri da vero capogiro. L'appuntamento è fissato alle 21.45 di giovedì 26 maggio quando la trentunesima edizione del Compeed Golden Gala, terza tappa della Samsung Diamond League IAAF, accenderà i riflettori sull'uomo più veloce del mondo, quell'Usain Bolt che riesce ad incantare per la bellezza del suo gesto atletico oltre che per la sua velocità. Il giamaicano, primatista mondiale, olimpionico e iridato di 100 (9.58), 200 (19.19) e 4x100 (37.10) è al debutto assoluto in Italia e quindi l'occasione è davvero ghiotta per ammirare da vicino la sua azione elegante quanto efficace. C'è molta attesa per quello che è il suo ritorno alle competizioni dopo nove mesi di stop per un infortunio alla schiena che lo ha tenuto lontano dalle competizioni. L'ultima volta che il 24enne aveva gareggiato era stato il 6 agosto del 2010 a Stoccolma quando aveva chiuso in 9.97 rimediando una bella suonata dallo statunitense Tyson Gay (suo il record della manifestazione romana con il 9.77 del 2009), ma stavolta la musica pare essere cambiata. «Sono in forma e pronto per il debutto - le parole di Bolt in attesa della conferenza stampa che si terrà due giorni prima della gara - sono da poco rientrato dalla Germania per un check-up e tutto è a posto. Aspetto con impazienza la prima gara a Roma per dare il calcio d'inizio a questa stagione». Penserà a rendergli la vita difficile il connazionale, ex recordman dello sprint, Asafa Powell che a Rieti firmò un incredibile 9.74 in batteria (il 9 settembre 2007, tempo che fu anche record del mondo) dimostrando che se dovesse trovare la giusta decontrazione può fare davvero paura. Il suo recente 9.95 a Shanghai è un ottimo biglietto da visita anche se il tabellino dei duelli tra i due giamaicani finora è nettamente a favore di Bolt, vincitore di 8 su 9 scontri diretti e con Powell davanti solo in un'occasione, 9.88 a 9.89 il 22 luglio del 2008 a Stoccolma. L'ultimo capitolo della sfida Bolt-Powell è stato il 16 luglio dello scorso anno a Parigi. Risultato 9.84 a 9.91 per il fulmine Bolt. In quell'occasione c'era anche il giovane francese Christophe Lemaître (quinto in 10.09), altro atteso protagonista della prossima serata capitolina. Il ventenne transalpino - tricampione europeo della velocità e primo bianco sceso sotto il muro dei 10 secondi fino al 9.97 di Rieti nel 2010 - ad aprile ha già corso i 100 metri in 10.19 per poi cimentarsi, ad inizio maggio, sui 200 in 20.33. Intanto arrivano buone notizie anche per l'atletica azzurra. Andrew Howe, che ha fatto il suo esordio stagionale a Pavia il 9 maggio, correndo i 400 metri in un interessante 45.70, sarà di scena in una gara sui 200 metri appositamente inserita nel programma della riunione. Con lui, sulla pista dell'Olimpico (i 200 metri sono previsti alle 20.30) correranno, tra gli altri, lo statunitense Shawn Crawford e i britannici Christian Malcolm e Leon Baptiste. L'ultima volta che ha affrontato questa distanza, senza alcuna preparazione, ha sorpreso anche se stesso chiudendo in 20"30. Era il 9 settembre 2010 nella Notturna a Milano. «Sono convinto di valere già meno di questo tempo, mi sento decisamente più reattivo di allora» ha detto l'ex campione europeo e vice campione mondiale di salto in lungo che davanti al calore dello stadio olimpico non perderà l'occasione di stupire ancora.

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