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Chiarezza tempismo e qualità

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Lanuova gestione tecnica giallorossa aspettava il risultato del campionato, voleva capire se la Roma sarebbe andata in Champions o meno prima di prendere le decisioni legate al futuro giallorosso. Ora che il dado è tratto, si parte alla ricerca del nuovo: il tecnico in primis e quindi subito dopo si potrà passare alla costruzione di quella che sarà la Roma del futuro. Nessuna chance di restare sulla panchina della Roma per Montella «tradito» a Catania da quella che era stata la sua forza: l'aiuto del gruppo. Se prima della trasferta in Sicilia l'Aeroplanino aveva più di qualche chance, al rientro nella Capitale le sue possibilità di restare a Roma anche per il prossimo anno, sono pressoché nulle. Ma quello del tecnico è solo uno dei nodi da sciogliere per l'immediato futuro, perché da qui all'inizio della nuova stagione c'è tantissimo da fare. Bisogna riorganizzare una società sventrata dalle lotte intestine degli ultimi mesi, ma prima ancora da una gestione che è l'artefice dell'attuale posizione in classifica della squadra e che ne pantografa capacità e autorevolezza. È arrivato il momento di tracciare la famosa linea in calce al conto e vedere di quanti «zeri» questa Roma è fuori: troppi. C'è da fare un attento lavoro di analisi per salvare quanto di buono c'è all'interno delle mura di Trigoria e tagliare senza pietà tutto il resto: e questo vale a tutti i livelli, dal primo dei dirigenti all'ultimo degli inservienti. Ma è un lavoro che va fatto alla luce del sole, uscendo allo scoperto come questo club non fa ormai da anni, perché alla gente mai come in questo momento bisogna dare chiarezza. Non tanto certezze, perché quelle arriveranno con il tempo se il lavoro e le scelte fatte premieranno i nuovi proprietari, ma la chiarezza è un obbligo morale che va affrontato. Da troppi anni Trigoria era vissuta come un fortino all'interno del quale rifugiarsi rispetto al resto del mondo. Ecco, va cambiata questa tendenza, perché nessuno è contro la Roma in una città che del calcio giallorosso non può fare a meno. L'altra parola d'ordine è «tempismo»: dopo mesi di attesa è il momento di intervenire, di mettersi in moto e spazzar via anche gli ultimi dubbi sulla «qualità» della nuova offerta. Allontanare i detrattori e dare al popolo giallorosso quello che merita: una Roma in grado di vincere... magari anche se non nell'immediato!

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