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SCHIAVONE Leonessa al Foro

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Giocamale, Francesca Schiavone, a tratti malissimo, ma alla fine vince. A impegnarla per oltre due ore e mezza sul palcoscenico più importante, quel campo Centrale dove la milanese vorrebbe tanto trionfare nella finale di domenica, non è Serena Williams, né l'attuale leader mondiale Caroline Wozniacki, ma soltanto Daniela Hantuchova, top five nel 2003 ora regredita al numero 33. Eppure, sotto il sole e i 28 gradi del Foro Italico, che «però non soffro tanto», Francesca fatica oltremodo, parte male (0-4), sbaglia l'impossibile (alla fine saranno 36 errori gratuiti). Poi reagisce, risale fino al 5-3, cede un primo set ormai compromesso ma lancia segnali incoraggianti. La bella Hantuchova, perfetta nei primi game, dimostra al pubblico romano perché è precipitata in classifica dopo la semifinale raggiunta in Australia nel 2008: diritto impreciso, rovescio alterno. E nella partita degli errori gratuiti la Schiavone si esalta, vince 6-2 il secondo set e scappa 3-1 al terzo. Poi, quando tutto sembra sistemato, rimette in corsa l'avversaria, si salva con il servizio sul 4-5 e piazza l'allungo decisivo con tanto di urlo liberatorio finale. «Sono felice perché ho saputo lottare e ne sono venuta fuori. Ho giocato male ma ho vinto, e questo è ciò che conta: quando hai fame, del resto, mangi quello che c'è». I meriti vanno spartiti in egual misura. «Devo ringraziare Tax (nome d'arte di Tathiana Garbin, ex numero 22 mondiale e ora coach della Schiavone), l'ho chiamata in campo per un aiuto e mi ha detto: "Spingi e mettila in difficoltà con le tue armi". Aveva ragione, ero troppo difensiva. E poi dico grazie al pubblico romano, mi sostiene sempre e mi dà grande carica». Oggi, nei quarti di finale, la Schiavone è attesa dall'ennesimo remake della sfida con Samantha Stosur: l'australiana è in vantaggio 5-3 nel computo complessivo dei precedenti, ma Francesca ha vinto il match più importante - la storica finale del Roland Garros - e si è imposta anche nell'ultimo incrocio, in Fed Cup sul cemento di Hobart. «Sam migliora giorno dopo giorno - ha spiegato l'azzurra -. Come sempre sarà una lotta, le mie ultime vittorie sono arrivate alla fine di partite molto equilibrate. La chiave sarà servire bene, spingere su ogni palla e prendere l'iniziativa appena possibile. Posso solo giocare meglio di ieri, perché peggio è davvero difficile». Per battere la Stosur servirà una Schiavone formato Roland Garros.

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