Lazio, ultimo treno per l'Europa

Una vittoria per sperare nel miracolo gufando Roma e Udinese che giocano domani con Catania e Chievo. All'Olimpico c'è il Genoa dell'ex Ballardini (ore 18) nel match che apre la 37ª giornata di un campionato. Alla Lazio serve interrompere la serie nera che l'ha portata al sesto posto, buono per l'Europa League ma non per la Champions a lungo accarezzata. Il saluto allo stadio amico che ha portato ben 39 punti sui 60 totali, non sarà ricco di applausi, anzi saranno i rimpianti a prevalere su qualsiasi ragionamento. Reja prova a rivitalizzare i suoi ma non può non aprire l'album delle recriminazioni: «La squadra si sente penalizzata. Di certo c'è girata male, ma ultimamente abbiamo di che lamentarci, soprattutto nel momento decisivo del campionato. Qualche colpa è anche nostra, ma gli episodi hanno determinato le sorti del nostro campionato. Forse io ho esternato determinate cose al presidente, ma i giocatori hanno fatto il massimo e poi non è giusto dargli alibi. Per quanto mi riguarda sono il primo a mettersi in discussione: ho fatto cose importanti e in altre sono sicuramente mancato. In generale mi sembra comunque di poter dare un voto buono alla squadra e anche alla società: siamo in crescita». Insomma Reja cerca anche di vedere quanto di buono è stato fatto evitando di farsi prendere dal disfattismo cosmico tipico dei laziali. «Il rammarico resta anche perchè, guardando i risultati delle altre, forse sarebbe bastato un punto. Ora concentriamoci sul Genoa, i bilanci li faremo a fine campionato, anche se ormai non dipende solo da noi. Spero che Chievo (contro l'Udinese) e Catania (contro la Roma) facciano in pieno il loro dovere. Comunque penso a noi: non voglio per nessuna ragione sentire che il Genoa sia una squadra appagata e senza motivazioni, perchè come abbiamo visto nel derby con la Samp sono in ottima forma». L'Olimpico non sarà vestito a festa così come era accaduto nella maledetta notte contro la Juventus quando probabilmente la Champions League è sfuggita ai biancocelesti. Sono previsti 30.000 spettatori e fischi per il tecnico: «Mi fischiavano uguale anche quando eravamo secondi - ha confessato Reja - non sarebbe una novità, ma i tifosi hanno il diritto di manifestare loro dissenso. Dico solo che le considerazioni bisogna farle alla fine, ma prima giochiamoci tutte le nostre chance, anche perchè se andassimo in Europa, sarebbe comunque una stagione ottima. Il mercato di gennaio? Alla luce di come sono andate le cose, si poteva fare di più». Per battere il Genoa Reja rilancia Rocchi dal primo minuto al centro dell'attacco e sposta Zarate sulla sinistra nella posizione occupata nella prima parte della stagione. In difesa Lichtsteiner dovrebbe giocare nonostante la frattura alla mano mentre a centrocampo ci sarà spazio per la coppia Ledesma-Matuzalem oltre al prezioso rientro di Mauri. Ma, a prescindere dagli interpreti, di sicuro non sarà una festa.