Flop Juventus: l'Europa si allontana
Estavolta è davvero finita: addio ai sogni di Champions League, non resta che sperare nella vittoria del Milan stasera contro il Palermo in semifinale di Coppa Italia per garantirsi la partecipazione all'Europa League. Contro il Chievo, si è assistito alla riedizione della follia vista contro il Catania: in vantaggio di due gol, i bianconeri si sono incredibilmente fatti raggiungere. Non più nel recupero, ma intorno alla metà della ripresa. La sostanza non cambia: Juve alla deriva e adesso non c'è davvero più tempo per rimediare agli errori. Le ultime due partite, contro Parma e Napoli, saranno utili soltanto per le statistiche e sanciranno quasi certamente l'addio a Del Neri: fino a ieri, il tecnico di Aquileia aveva conservato la possibilità di mantenere il posto, ma a questo punto la sua posizione non è più difendibile. In vantaggio con un rigore di Del Piero e dopo avere festeggiato il raddoppio a inizio ripresa con Matri (ancora imbeccato dal capitano), la Juve riusciva nell'impresa di farsi raggiungere a metà ripresa nello spazio di centoventi secondi. Prima Uribe riprendeva sotto misura una palla finita sul palo, poi Sardo trovava il tap in dopo un altro legno colpito da Pellissier. Pareva un film già visto e così in effetti era, dopo quanto accaduto contro il Catania poche settimane fa: stadio nel panico, «rivogliamo la vera Juve» urlato a squarciagola, sguardi increduli tra i giocatori e assalto all'arma bianca fino alla fine. Un colpo di testa di Chiellini non trattenuto da Sorrentino, un sinistro di Krasic che non arrivava perché il serbo non si fidava del suo piede «sbagliato» e avanti con le follie: palo di Chiellini, Marchisio che salvava sulla linea una mozzarella di Uribe, altro palo di Toni. Ma nulla più cambiava: Chievo salvo e Juve all'inferno.