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SCHIAVONE Sogno il titolo

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Riflessivama decisa, alla vigilia degli Internazionali d'Italia Francesca Schiavone non si nasconde. Al Foro Italico la tennista milanese non è mai riuscita a superare lo scoglio dei quarti, raggiunti in tre occasioni (2001, 2004 e 2005). Stavolta, però, è diverso. La Schiavone arriva a Roma da numero 4 mondiale (oggi scenderà al 5° posto, scavalcata dalla Azarenka) e addirittura testa di serie numero 2 degli Internazionali. Schiavone, sono numeri da record: sente la pressione? «Mi piacciono le responsabilità, quando ottieni certi risultati sei abituato alla tensione. E poi a Roma posso contare sull'appoggio del pubblico: mi dà sempre grande carica». Eppure, dopo i quarti raggiunti all'Australian Open, ha perso contro giocatrici di seconda fascia come Peng, Dokic e Mattek. «Sconfitte che mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Ma ho rinunciato ai tornei minori per allenarmi, ne sentivo il bisogno per ritrovare buone sensazioni e sono convinta di poter fare bene». Ha capito qual è il problema? «Nel tennis non è possibile essere sempre al meglio. Spesso, pur se al 30-40 per cento della forma, ho preteso colpi difficili e tattiche impossibili da attuare». Giovedì scorso a Madrid, contro la Mattek, ha sbagliato molti diritti. «Quest'anno ho fatto fatica a prendere il ritmo sulla terra battuta: serve pazienza, spinta e allo stesso tempo controllo. Ma il diritto non è un problema: certo pretendo molto da questo colpo». Come può migliorare? «Devo rimanere concentrata e reattiva, alzare il livello del mio gioco, cercare di ottenere il massimo da ogni punto». Roma arriva troppo presto? «Non credo. Sto crescendo e spero di raggiungere i miei obiettivi. Vedremo giorno dopo giorno». I molti punti in scadenza e la possibilità di perdere terreno in classifica la spaventano? «Il ranking non è un problema. Quando fai un risultato acquisti consapevolezza. Essere numero 2 o 20 in classifica conta solo per l'attribuzione delle teste di serie. Mi spaventa solo non riuscire a ottenere ciò che desidero». Tra due settimane tornerà a Parigi per difendere il titolo. Sensazioni? «Ho troppe cose da fare qui, voglio vincere gli Internazionali d'Italia».

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