Lazio sconfitta. Champions League più lontana
La doppietta di Di Natale, il rigore parato da Handanovic e un palo amico. L'Udinese regala spettacolo nel primo tempo, soffre nella ripresa, ma alla fine batte 2-1 la Lazio e la scavalca in classifica, portandosi al quarto posto con due punti di vantaggio sulle romane, a due turni dalla fine. Gara dalla mille emozioni, firmata dalla doppietta di Di Natale, ma anche dall'errore sul dischetto di Zarate che, sul 2-0 e con Angella appena espulso, consegna ad Handanovic una palla solo da bloccare. Guidolin, privo di Domizzi e Coda, si affida ad Angella (alla prima da titolare), mentre a centrocampo schiera Badu per lo squalificato Inler. In campo dal primo minuto Sanchez, non al meglio ma deciso a non perdersi la gara decisiva per la Champions League. Tante assenze nella Lazio, quelle di Ledesma, Mauri e Radu le più pesanti. Reja insiste sul 4-2-3-1, affianca Brocchi a Matuzalem, sulla trequarti schiera Gonzalez a destra con Hernanes in mezzo e Floccari e Zarate pronti a scambiarsi i ruoli di esterno sinistro e prima punta. In difesa, sull'out mancini, c'e' Garrido e per lo spagnolo quello del Friuli diventa presto un pomeriggio da dimenticare. L'ex esterno del Manchester City deve fare i conti con Isla che si intende a meraviglia con il connazionale Sanchez e che gli va via in continuazione. L'Udinese costruisce la vittoria su quella fascia e sull'asse cileno che ha in Di Natale un terminale spietato. Sanchez non è al meglio, ma quando ha la palla tra i piedi una magia la regala sempre e, per fortuna dell'Udinese, non fine a se stessa, ma sempre utile al gioco della squadra. Impressionante la serie di assist del "Nino Maravilla" che lancia prima Pinzi e poi Di Natale per le prime due chiare occasioni da gol dei friulani. Sbanda la Lazio e, al 35', l'Udinese passa: assist del cileno e gran destro sul primo palo di Di Natale che fulmina Muslera. Passano sette minuti e ancora il capitano firma il 2-0, con un semplice tocco a porta vuota, dopo la combinazione Sanchez-Isla. In entrambe le occasioni la Lazio protesta, chiede il fuorigioco ma le reti sono regolari ed è sempre Garrido a farsi infilare sulla sinistra. Nella ripresa Reja lo lascia fuori e mette dentro Scaloni. Al 20' fuori Hernanes e Floccari dentro Kozak e Rocchi. Un minuto e il capitano si guadagna un rigore: Angella lo falcia, penalty ed espulsione per il difensore friulano. Dal dischetto Zarate sbaglia calciando centralmente tra le braccia del para-rigori Handanovic. Non molla, non si arrende la Lazio e, al 31', Kozak trova la zampata vincente sull'assist di Zarate. Ci credono i capitolini, soffrono i friulani in 10 contro 11. Al 35' Kozak colpisce il palo di testa ancora su assist di Zarate. Dias va a fare la punta, Handanovic gli dice di no. L'ultima emozione al 90', ma Rocchi è appena in ritardo.