Stasera Roma-Milan, in ballo scudetto e Champions
Milan al completo per festeggiare lo scudetto, Roma aggrappata ai punti vitali per la Champions. Stasera all'Olimpico può succedere di tutto: trionfo rossonero in caso di pareggio o vittoria del Diavolo, balzo giallorosso al quarto posto in caso di segno 1, aspettando Udinese-Lazio di domani. Sarà partita vera. In campo e sugli spalti, finalmente pieni in tutti i settori. La Roma non può permettersi di fare calcoli: con tre vittorie da qui al termine del campionato lo spiraglio Champions può diventare una porta spalancata. «È una partita super-decisiva, dobbiamo pensare che ci servono tre vittorie. Abbiamo - assicura Montella - le risorse per battere il Milan, bisogna giocare al massimo. Non ci possiamo permettere che qualcuno vada al di sotto delle proprie possibilità». Facile a dirsi, quasi impossibile a farsi vista la Roma degli ultimi mesi. Stavolta mancheranno anche due pezzi grossi come Perrotta e De Rossi, entrambi squalificati: sul secondo Montella ci va giù durissimo, come mai aveva fatto nessun allenatore passato per Trigoria. «Il fallo di Bari è stato ingiustificabile. Da allenatore non può essere accettato perché si rischia di compromettere un campionato - dice il tecnico - lui mi ha spiegato che voleva difendersi dall'avversario ma rivedendo le immagini ho avuto altre sensazioni. Dispiace, però ha sbagliato». Una strigliata che fa riflettere ancor di più sul futuro di De Rossi, mentre sul futuro della panchina Montella preferisce non sbilanciarsi. «Sono sereno e non ci penso. Non sono qui per sponsorizzarmi, ma per cercare di preparare al meglio ogni gara. Poi se son rose fioriranno... ». I germogli vanno piantati nelle prossime due gare contro Milan e Inter in coppa Italia, decisive anche per il destino dell'allenatore. Molto se non tutto passerà dal quarto posto. «Continuo a pensare che chi sta davanti è sempre favorito. Però io alla Champions credevo quando eravamo sette punti indietro, figuriamoci adesso. Arbitri? È una polemica che non mi interessa». Gli interessa, invece, scegliere la migliore formazione possibile. «Stavolta sono molto combattuto sul modulo» riconosce Montella che vorrebbe inserire Borriello ma non sa come. «Se dovesse giocare so che mi priverei di un Totti al 100%». E infatti è più probabile la conferma del 4-2-3-1, con Menez bocciato a vantaggio di Simplicio e Brighi al fianco di Pizarro. «Mi aspetto un Milan che vorrà vincere e avvantaggiato dal fatto di essere sereno». I rossoneri potrebbero conquistare il tricolore anche in caso di sconfitta se l'Inter domani non batte la Fiorentina. Ma Allegri spera di chiudere subito la pratica e concentrarsi sulla coppa Italia. «Ci manca un punto per vivere una grande gioia. Forse non serve neanche quello, ma non vogliamo aspettare un'altra settimana». Il tecnico ha convocato trenta giocatori. Tranne Jankulovski, tutti hanno partecipato al ritiro del Parco dei Principi, compreso Pippo Inzaghi. Non è escluso che qualche big riposi in vista del Palermo. «È una gara stra-importante - sottolinea Allegri - e farò qualche scelta pensando a mercoledì». Pato partirà in panchina, Boateng potrebbe lasciare spazio ad Ambrosini con lo spostamento di Seedorf dietro Robinho e Ibrahimovic. Lo svedese torna per cucirsi sul petto l'ottavo scudetto consecutivo, Totti vuole rovinargli la festa.