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Lazio te la meriti

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Giannichedda in biancoceleste

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Un mediano «vecchio stile», di quelli che in campo lasciavano fino all'ultima goccia di sudore. Giuliano Giannichedda forse sarebbe servito alla Lazio «leggerina» di quest'anno. Invece si godrà la volata Champions nel nuovo ruolo di direttore sportivo (diploma appena conseguito a Coverciano) e soprattutto di doppio ex della sfida di Udine. Giannichedda avrebbe dato più personalità a questa Lazio? «La "cattiveria", la convinzione non sono cose che può portare un solo giocatore, si costruiscono negli anni. La Lazio sta uscendo da un momento economicamente difficile, deve ricominciare a sentirsi grande». A che punto è questo processo? «Quest'anno sono stati fatti tanti passi in avanti, ma manca ancora qualcosa. La squadra ha finora fallito tutti gli esami di maturità, tutti i match point». A Udine avrà l'ultima chance. «È il weekend decisivo di tutta la volata Champions. Gli scenari e le favorite sono cambiati ogni settimana, ma la prossima giornata darà verdetti pesanti. Il quarto posto se lo giocano in tre. Se la Roma batte il Milan probabilmente diventa la favorita, ma la sfida del Friuli è senza dubbio la più importante». Chi la vincerà? «La Lazio fisicamente sta meglio, l'Udinese però gioca in casa. Direi che è la classica partita da tripla. Ci sono anche differenti pressioni. Per l'Udinese la Champions varrebbe lo scudetto, per la Lazio fallirla a questo punto della stagione sarebbe una delusione. Infine sarà determinante il fattore assenze». Quelle tra i biancocelesti o tra i friulani? «Per Reja sarà dura fare a meno di Ledesma e Mauri. Dall'altra parte dovrebbero esserci sia Sanchez che Di Natale ma bisognerà verificare in che condizioni saranno». Chi sarà decisivo? «Io dico su Zarate. Nelle ultime domeniche l'ho visto molto bene, anche se ha sempre quel difetto di passare poco il pallone». Da ex juventino, i bianconeri sono completamente tagliati fuori? «Nel calcio non si può mai dire, ma credo di sì. Difficile rimontare quattro punti e tre squadre. E poi hanno già fallito troppe occasioni». Secondo lei chi merita di più il quarto posto? «In questo momento senza dubbio la Lazio, e non solo perché ha un punto in più delle altre. È al vertice da inizio stagione. La Champions sarebbe il giusto coronamento di un campionato eccezionale». E magari permetterebbe di programmare un futuro ancora più radioso. «Il primo passo dev'essere la conferma dell'allenatore. L'ossatura della squadra è buona, bisogna blindare Reja che ha fatto benissimo».

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