L'Olimpico è in festa: rossonera però
Ilsogno dei romanisti si infrange contro il Milan che diventa campione d'Italia e festeggia lo scudetto numero diciotto proprio contro la Roma nello stadio che era pronto per tornare a sognare la Champions. I tre fischi di Morganti arrivano come liberazione per il popolo rossonero piombato nella capitale per celebrare l'ennesimo successo, arrivato a due giornate dal termine di un campionato anomalo che ha visto il Milan sempre protagonista. La squadra corre sotto il settore ospite che si allarga a dismisura non appena i romanisti lasciano con le pive nel sacco l'impianto del Coni. Il cordone rossonero si sdraia sotto i tifosi che ricevono in dono lo scudetto e anche la cravatta portafortuna di un Galliani letteralmente in delirio. Barbara Berlusconi raggiunge il gruppo sul campo (abbraccio e bacio col suo fidanzato Pato) e inizia la festa della squadra che tornerà poi a salutare i tifosi dopo la meritata doccia per una notte che sarà ovviamente di festa. Il primo a parlare, manco a dirlo è proprio Galliani che non riesce a tener lontano un Cassano scatenato che lo inonda più volte con litri di aranciata: «Basta, ho solo questa giacca...» grida ridendo l'ad rossonero: «E stavolta non lo posso nemmeno multare». «Gli scudetti sono tutti belli - prova a spiegare - ma l'ultimo lo è ancora di più. È meritato, Allegri è stato bravissimo e onora la nostra grande tradizione di allenatori. Finalmente cambia sponda, dopo cinque anni all'Inter c'era bisogno che qualcuno li fermasse: ci abbiamo pensato noi e questo è ancora più bello. Voglio ringraziare SIlvio Berlusconi che ha avuto la voglia di vincere questo scudetto, ha voluto spendere soldi e prendere giocatori importanti che hanno fatto la differenza. L'ho sentito al telefono ed era felicissimo». E a stretto giro arrivano anche le parole del Premier: «Molti complimenti ad Allegri, ha saputo interpretatre molto bene la filosofia del Milan e dato seguito alla missione che la società gli ha affidato, regalando un grande risultato alla società. Adesso c'è davanti a noi anche il traguardo della coppa Italia, possiamo mirare a questo trofeo che non vinciamo da tanti anni. E in futuro rivoglio l'Europa». Allegri ringrazia: «Felicissimo di aver vinto al primo anno». Ma la festa è soprattutto dei giocatori che si «annaffiano» negli spogliatoi dell'Olimpico. Nesta che qui una volta era di casa apre le danze: «Siamo stati in testa tutto l'anno era normale che arrivassimo primi». Seedorf gode: «Il momento più bello».