Pepe gela la Lazio
La Juventus torna a credere in un posto in Champions. Nel posticipo della 16esima di ritorno, i bianconeri espugnano l'Olimpico, superando la Lazio 1-0 grazie a un gol di Pepe nel finale. I biancocelesti restano quarti ma con un solo punto su Roma e Udinese e quattro proprio sulla Juve a tre giornate dalla fine. Reja ritrova Matuzalem in mezzo al campo mentre in avanti, con Zarate unica punta, opta per il trio formato da Hernanes, Floccari e Brocchi, con quest'ultimo impegnato a frenare le discese di Krasic. Del Neri, senza Marchisio, preferisce Barzagli a Bonucci al fianco del rientrante Chiellini, mentre per pungere la difesa biancoceleste si affida a Del Piero e Matri, con Pepe a sinistra. CONTATTO SOSPETTO IN AREA BIANCONERA Parte meglio la squadra di casa, che prova dalla distanza a impensierire Buffon con Zarate ed Hernanes. La Lazio tiene bene il pallino del gioco e col passare dei minuti la pressione biancoceleste si fa sempre più intensa: al 27' grande apertura di Ledesma e Brocchi, bravo a prendere il tempo a Krasic, colpisce forte di testa, sfiorando il bersaglio; cinque minuti dopo Buffon salva con i piedi su Floccari. Per la prima occasione della Juve bisogna attendere il 36', con un rinvio errato di Lichtsteiner che mette Matri a tu per tu con Muslera, provvidenziale l'uscita del portiere uruguaiano. Nel finale, però, Zarate ancora insidioso. La ripresa comincia sotto il segno della Juventus, con Grosso che spinge forte sulla sinistra, ma al 7' Brocchi al volo manda di poco alto. Gara più equilibrata anche se al 21' un contatto in area bianconera tra Chiellini e Floccari avrebbe potuto meritare il rigore. Tre minuti dopo gran parata di Buffon sulla botta dalla distanza di Hernanes. Entrano Salihamidzic e Toni per Motta e Matri, Reja perde Biava (al suo posto Scaloni) e al 36' la Lazio resta in dieci per il secondo giallo a Ledesma. E la Juve ne approfitta: al 42' lancio dalla trequarti, tocco sporco di Toni e palla a Pepe che controlla e infila Muslera. La lotta per la Champions è più aperta che mai.