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Quel Pazzo guastafeste

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DanielePalizzotto Orgoglio Inter. Con due gol di Pazzini nel recupero, i nerazzurri ribaltano un partita già persa, superano 2-1 il Cesena e rovinano i piani del Milan, pronto a festeggiare lo scudetto oggi pomeriggio contro il Bologna. Un successo importante per la squadra di Leonardo, che blinda la qualificazione diretta in Champions e complica la volata salvezza dei bianconeri di Ficcadenti. Che fosse una partita difficile per l'Inter lo si sapeva: al Manuzzi il Cesena aveva già sconfitto Milan e Lazio e fatto soffrire Juventus e Roma. Che i nerazzurri riuscissero a centrare la porta di Antonioli in due sole circostanze nell'arco di 90' - peraltro con due innocui tiri dalla distanza di Lucio ed Eto'o - era del resto imprevedibile. Le difficoltà dell'Inter sono in parte da attribuire all'inoffensivo 4-4-2 scelto da Leonardo, con Pandev spaesato sulla fascia sinistra. Il resto lo fa un Cesena ben organizzato, che soprattutto nei primi 20' aggredisce e non lascia respirare la manovra nerazzurra. Al 6' lo scatenato Giaccherini sfiora subito il gol: lanciato a rete da Budan, l'esterno si allunga la palla e viene fermato dalla buona uscita di Castellazzi. Poco dopo ci prova anche Ceccarelli sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma il suo tiro è rimpallato da Lucio. Passata la bufera, l'Inter prova a uscire dalla propria metà campo, ma il primo tiro in porta arriva al 45' con Lucio, che da 40 metri cerca più che altro di scuotere i compagni. Il copione della ripresa è identico. Prima ci prova Jimenez, poi il solito Giaccherini - alla 100ª presenza con la maglia bianconera - ispira la discesa di Ceccarelli sulla destra: Lucio e Ranocchia sbagliano l'intervento, Budan batte Castellazzi e porta in vantaggio il Cesena. La reazione dell'Inter è tutta in un improbabile tiro di Eto'o da 25 metri e in un impreciso colpo di testa di Lucio. Poi entra Pazzini, incomprensibilmente dimenticato in panchina per far posto a uno spento Milito, e cambia la partita. Sempre in anticipo sui cross dall'esterno, tra il 91' e il 95' gela il Manuzzi anticipando - prima di piede e poi di testa - l'inguardabile Benalouane. La festa del Milan è rimandata.

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