Valentino cerca il riscatto all'Estoril
IlGp del Portogallo arriva dopo quasi un mese di pausa dalla gara di Jerez, dovuto anche allo spostamento ad ottobre della gara in Giappone (originariamente in calendario nella domenica di Pasqua) a causa dei problemi legati a terremoto, tsunami e radiazioni. In Spagna a vincere fu Jorge Lorenzo con la Yamaha, mentre Rossi terminava quinto, ma al centro delle polemiche per aver causato la caduta dell'australiano della Honda Casey Stoner. Nel frattempo i piloti hanno cercato di mantenere la forma. Per Valentino c'è stato anche il tempo di tornare proprio a Jerez de la Frontera, per provare la Ducati GP12 con il motore da 1000cc. Il nove volte campione del mondo è stato prodigo di consigli ed indicazioni per far nascere nel migliore dei modi la moto con la quale, auspicando una piena ripresa dal problema alla spalla destra, potrebbe andare alla rincorsa del suo decimo tmondiale. In Ducati stanno facendo gli straordinari. Il team sviluppo della «rossa a due ruote» è appena tornato da una tre giorni di prove sul circuito del Mugello, dove si è lavorato molto sulla moto di quest'anno. «Stiamo portando la GP11 nella direzione voluta da Valentino - afferma il team manager Ducati Vittoriano Guareschi, che è anche tester della rossa - dunque cerchiamo di rendere la moto più facile da guidare. Cosa ho provato io a pilotarla? Beh, la sento più semplice, ma l'ultima parola spetta a Vale». E Rossi parlerà, sia dopo la gara che lunedì prossimo, quando finalmente potrà provare la GP11 modificata secondo le sue indicazioni. Prima però bisognerà correre a Estoril, pista impegnativa per fisico e moto. Per Rossi, quello portoghese è stato raramente un circuito amico, piuttosto lo è per l'ex compagno di squadra e campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, che ha un ruolino di marcia impressionante su questa pista: tre pole position consecutive, detentore dei giri veloci in gara e, come se non bastasse, en-plein di vittorie negli ultimi tre anni.