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Matteo De Santis Le dichiarazioni di voto non restano segrete, arrivano una dopo l'altra, sono tutte dello stesso tipo e ingarbugliano ancora di più le cose.

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Iltraghettatore può diventare il timoniere della Roma che verrà e il governo di transizione dell'Aeroplanino sulla panchina romanista quello eletto con pieni poteri per il futuro, sostengono ad alta voce capigruppo e grandi elettori. La prima dichiarazione di fiducia, non a caso, arriva da un certo Francesco Totti: «Con Montella mi trovo molto bene e ho sempre detto che per me diventerà un grande allenatore. Le scelte future spettano alla nuova proprietà ma, se dovessero scegliere Vincenzo, noi della squadra saremmo felicissimi. L'aggancio a Baggio? Sono tranquillo, ce la farò entro la fine del campionato». Il partito dei montelliani aumenta con Daniele De Rossi. «Secondo me - dice chiaro e tondo il biondo di Ostia - merita la conferma, anche se sui giornali leggiamo grandi nomi. Montella è partito bene e non avrebbe problemi a continuare a fare il suo lavoro alla Roma». Alla linea del neonato partito, in cui ancora non si intravedono correnti, aderisce anche Nicolas Burdisso: «Vincenzo ha delle idee sul calcio molto chiare e conosce benissimo la nostra società e il nostro spogliatoio. Noi, con lui, stiamo facendo bene». Il diretto interessato, incassate le varie mozioni d'appoggio, fa finta di niente. «Del futuro - ripete Montella - non ne ho mai parlato. Crediamo ancora nella Champions e non dobbiamo avere rimpianti». Ma l'Aeroplanino si autovoterebbe? «Leggo molte cose ma resto sereno. Io penso solo a fare il mio lavoro con la massima serenità e nel migliore dei modi. Alla fine del campionato vedremo come sarò giudicato». La squadra, però, ha già votato. Chi dovrà davvero decidere sarà favorevole o contrario?

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